Facebook e altri social Network stanno monitorando le chat dei loro utenti per scoprire eventuali attività criminali e notificarle alle forze dell'ordine, qualora venga rilevato un qualsiasi comportamento sospetto.
Il
processo di screening avviene attraverso l'uso di un software che
effettua una vera e propria scansione delle nostre chat monitorandole
sulla base di parole o frasi compromettenti, come ad esempio uno scambio
di informazioni personali o un linguaggio volgare.
Il
software dà maggiore attenzione alle chat tra gli utenti che non la
usano spesso e il cui profilo indichi qualche dato sospetto,come ad
esempio una grande differenza di età tra di loro.
Il
programma di scansione è anche "intelligente",infatti è in grado di
monitorare precise frasi memorizzate in precedenza grazie all'analisi
dei registri delle chat di utenti criminali,compresi anche gli stalker.
Se
il software segnala uno scambio di messaggi sospetti in chat,lo
comunica agli addetti alla sicurezza di Facebook, che analizzano la
conversazione e decidono se notificare il fatto alla polizia postale.
Da
una parte il fatto che Facebook monitori le chat col fine di scoprire
eventuali reati potrebbe permettere al social Network di schivare le
critiche,respingendola al mittente, peccato che non c'è dato sapere se
le chat vengano cancellate o conservate in modo permanente dal team di
Facebook.
Nuovi
dettagli sul sistema di monitoraggio applicato da Facebook sono emersi
durante l'intervista che Joe Sullival, responsabile della sicurezza del
social network, ha concesso a Reuters.
Alla
richiesta di maggiori spiegazioni, l'azienda si è limitato a ripetere
le osservazioni fornite da Sullivan a Reuters: " Non abbiamo mai voluto
affidare ai nostri dipendenti il compito di monitorar le comunicazioni
private degli utenti, per cui è molto importante per noi poter usare un
software così avanzato e che ha una bassissima percentuale di falsi
positivi (ovvero di errori n.d.r.)".
Facebook
lavora con le forze dell'ordine "quando è necessario e secondo le
modalità stabilite dalla legge col fine di garantire la sicurezza delle
persone che usano il social network", secondo quanto è riportato in una
pagina sul suo sito.
"Possiamo
divulgare le informazioni in conformità a quanto richiestoci dalle
autorità giudiziarie. [...] Possiamo anche condividere alcune
informazioni quando siamo convinti che ciò sia necessario per prevenire
frodi o altre attività illegali, oppure quando crediamo che ciò sia
necessario per prevenire l'integrità fisica di un utente o per
proteggere noi e voi da persone che violano la nostra Dichiarazione dei
diritti e delle responsabilità. Questo può includere la condivisione di
informazioni con altre aziende, avvocati, tribunali o altri enti
governativi. "
Infatti,
in passato Facebook ha collaborato più volte con la polizia in alcune
indagini. Nel mese di aprile,l'azienda ha collaborato con il
Dipartimento di polizia di Boston inviando status,foto,dati di accesso e
indirizzo Ip di un utente sospettato di omicidio.
Facebook
sta svolgendo un servizio di pubblica utilità monitorando le chat per
scoprire eventuali attività criminali?Dicci la tua nei commenti.
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