sabato 7 dicembre 2013

ATTENZIONE AI FINTI COMPRATORI

Vorrei comunicarvi un truffatore molto bravo che finge di essere interessato all'articolo in vendita.

Si mette in contatto tramite mail e si raggiunge un accordo con le spese di spedizione e il saldo finale.

Ad accordo avvenuto invia un finto pagamento PayPal con una mail identica a quelle originali di PayPal

PRIMA MAIL:

Ciao XXXXX,


Paga con
Questo pagamento PayPal è stato detratto dal conto del compratore ed è stato " APPROVATO " ma sarà accreditato sul tuo conto dopo aver ricevuto il numero di spedizione / tracking ci mostra che avete spedito l'oggetto all'acquirente.
Nota:
Ci invii il numero di tracking, perché l'acquirente sarà informato dopo che il credito tuo account in modo da garantire ognuno dei nostri clienti: Acquirente come Venditore . Qui di seguito troverete le informazioni richieste prima che il conto viene accreditato: Inviare per E-mail il numero di tracking e entro 24 ore dopo aver ricevuto l'e-mail a pagamento@it-paypal.net servizio clienti vi darà conferma il più presto possibile.
Nota:
Per motivi di sicurezza non dare il numero di tracking per l'acquirente invieremo lo conferma spedizione non appena il tuo conto sarà accreditato..
Détails du paiement

Inviato a XXXXXX
Pubblicato da Natacha Guindet 
natachaguindet@gmail.com
Codice Transazione 8U957972QO5722598
Sta per essere inviato prima: 21/08/2012
Quantità

Indirizzo per la consegna:
€400,00 EUR

Nome: Natacha Guindet
Indirizzo: TREICHVILLE ARRAS
LOTTO 476
01 BP 2479
CITTA ': ABIDJAN
PAESE: Costa d'Avorio
TEL: +225 66751492


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UNA VOLTA DATO IL NUMERO DI TRACKING:


Verifica numero tracking


Ciao XXXXXXXX

Noi verificare le informazioni che ci ha inviato.
Attendere prego.


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TERZA MAIL:

Conferma di pagamento


Ciao XXXXX
Abbiamo una buona ricezione del numero di tracking accusati EEXXXXXXXXIT la transazione con il cliente Natacha Guindet . Desideriamo informarvi che quel numero sia corretto e che la revisione è stata approvata dal nostro ufficio.

NOTA: Si prega di notare che dopo molte truffe che la maggior parte dei nostri clienti sono stati vittime,Il nostro reparto logistico si occuperà di seguire il pacchetto e online.
Alla luce di questa nuova misura, ti verranno accreditati Sabato, 25 Agosto 2012 at 19pm.

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Vi ringrazio per la vostra attenzione

Fonte

martedì 12 novembre 2013

sabato 9 novembre 2013

martedì 30 luglio 2013

Shopping Online: Consigli per evitare spiacevoli sorprese




Avete visto una fantastica borsa in offerta in un Negozio Online, ma avete troppa paura di acquistarla per via delle truffe e le brutte sorprese che il Web vi riserva?
Niente paura! Di seguito vi elencheremo semplici passi da seguire per un acquisto sicuro.
Regole da seguire:
1. Aggiorna il tuo Broswer all’ultima versione.
L’aggiornamento frequente dei Broswer non servirà solo all’inserimento di nuove funzionalità, o abbellimenti di interfaccia, ma avrà la funzione di evitare centinaia di minaccie che si nascono ogni giorno tentando di infettare il  PC rendendolo quindi vulnerabile in qualsiasi situazione.
Aggiornate dunque il pc con l’ultima versione disponibile e navigate sicuri!
2. Dai la preferenza a Brand e Siti certificati.
Non lasciatevi abbindolare da siti da quattro soldi, con una grafica primitiva e e-mal organizzate che vi propongono un oggetto a meno della metà del prezzo perchè è sicuramente una truffa!
Visitate le versioni online e store dei Brand più popolari: essi offrono sicurezza nei pagamenti, restituzioni in caso di cambi e spese di spedizione abbordabili.
Oppure controlla che sia un Sito certificato da un’autorità come TRUSTe, Norton Secured o VeriSign (memorizza i loghi nell’immagine qui in basso). Si tratta di istituzioni che si incaricano di controllare i siti web e di validarne l’affidabilità.
3. Controlla i Feedback e verifica la Serietà del Venditore.
ebay-affidabilita-top
Una delle prime cose da visualizzare prima di acquistare su Ebay o Amazon, è quella di controllare i Feedback del venditore.
Tramite il sistema feedback, possiamo verificare se un venditore è un truffatore, o un utente onesto, se ha mai avuto problemi con le vendite, con le spedizioni ect..
Se il venditore non possiede molti feedback positivi, o non è positivo al 99% ovviamente DIFFIDATE!
4. Risparmia acquistando da questi Siti.
In tempi di cristi, il risparmio è d’obbligo.
Ed è per questo che vi consigliamo di acquistare da siti con sconti come Privalia, Groupon o lo stesso Ebay che in vetrina propone molteplici sconti settimanali.
Purtroppo però i tempi di consegna sono piuttosto lunghi, ma allo stesso tempo risparmierete tanti soldi! ;)
5. Controlla l’importo delle Spese di Spedizione e i Tempi di Consegna.
In qualsiasi sito acquistate, controllate sempre le spese di spedizione.
Questo perchè i venditori (spesso con furbizia) tendono ad inserire un prezzo alto per la spedizione e può capitare di pagare quindi più soldi per la spedizione che per il prodotto stesso; se il prodotto acquistato vi arriva anche dall’estero rischiate di pagare anche la dogana! Inoltre, date sempre un’occhiata ai tempi di consegna poichè alcuni negozi impiegano anche 30-40 giorni per spedire un prodotto.
6. Acquista da un App, ed evita spiacevoli sorprese.
Vi sembrerà strano ma acquistare un prodotto da un Applicazione per Smartphone oltre ad essere semplice e veloce, risulta molto più sicuro di un broswer.
Questo perchè, eviterete spiacevoli reindirezionamenti a siti cloni che possono truffarvi e rubare i dati personali.
Tutti i piu famosi siti di vendite come  Amazon, Ebay, Privalia ect.. possiedono un App per Smartphone..scaricala!
7. Protocolli e Lucchetti, tuoi alleati contro le truffe.
protocollo-ssl
Prima di acquistare, accertati di navigare in una pagina protetta controllando che l’indirizzo Web inizi con https:// e che ci sia il lucchetto; ciò significa che i tuoi dati personali e  le informazioni sul tuo browser durante la fase di pagamento vengono criptate e non rischiano di cadere nelle mani di malintenzionati.
Ora non ci resta altro che augurarvi buon Shopping Online!
E mi raccomando state sempre in  allerta..i malintenzionati potrebbero essere dietro l’angolo!

Fonte

giovedì 18 luglio 2013

LA TV STA ANTICIPANDO IL NOSTRO FUTURO DI SCHIAVI?

E' in onda una serie TV canadese che parla di come le multinazionali schiavizzeranno il proprio paese.. dejavu?
scopritela Link

Marco

mercoledì 29 maggio 2013

martedì 21 maggio 2013

10 motivi validi per tornare alla lira italiana

  1. tornando alla lira il governo italiano potrà abbassare le tasse subito. Il dramma dell’euro risiede nel fatto che la sua adozione costringe a politiche pro-cicliche; significa che in un periodo di crisi il governo deve aumentare le tasse, peggiorando cosi la situazione della gente. Via l’IVA, decremento del costo del lavoro subito;
  2. tornando alla lira l’Italia potrà agire, attraverso incentivi/disincentivi o investimenti diretti, per migliorare la situazione ambientale del Paese. Sarà in grado di adottare quelle politiche di cui beneficia l’ambiente, quindi noi. Lo Stato deve essere in grado di agire nelle aree dove il privato latita perché non vede nessun profitto immediato;
  3. sarà possibile pagare immediatamente, sottolineo subito, i debiti che la pubblica amministrazione ha con le aziende. Dare loro respiro, ora;
  4. sarà ridotto il prezzo dei carburanti. Con la lira le accise diverranno inutili poiché uno Stato a moneta sovrana non si finanzia con le tasse. I soldi non vengono dal tuo portafoglio poiché li crea autonomamente lo Stato. Con l’euro, lo Stato italiano deve prendere in prestito denaro presso le banche come se fosse un qualsiasi privato, e per questo non può essere l’àncora di salvezza nei periodi di crisi. Oggi un cittadino in difficoltà è lasciato solo, a meno che non trovi assistenza all’interno del nucleo familiare;
  5. perché l’Unione Europea preleverà parte dei nostri risparmi, è questione di tempo. Ora ha eseguito un test a Cipro per valutare la fattibilità. Hanno visto che si può fare, i prossimi potremmo essere noi;
  6. sarà possibile adottare programmi di piena occupazione verso chiunque sia disposto a lavorare, uomo, donna, disabile, a un reddito lievemente inferiore a quello previsto per la stessa mansione nel settore privato;
  7. l’Italia, abbandonando l’euro, e potendo acquistare tutto ciò che è prezzato nella valuta che emette, potrà programmare miglioramenti infrastrutturali significativi, in grado di incrementare il benessere di tutti: sistemi fognari e distribuzione idrica, strade, ponti, marciapiedi, inoltre, trasporto pubblico, insegnanti, dottorandi, aule scolastiche, lampioni a efficienza energetica, attrezzature sanitarie, pulizia, sicurezza pubblica, cancellerie dei tribunali, ecc.ecc;
  8. diremo addio alla perniciosa strategia neomercantilista dell’export. Il guadagno reale è dato da tutto ciò che produciamo noi (fino alla piena occupazione) più quello che producono molto meglio soggetti esteri. Adottare la nuova lira è necessario per rigettare il piano dell’elite europee che prevede per i lavoratori europei condizioni di lavoro neo-feudali;
  9. lo Stato deve tornare ad adempiere all’unico compito per cui esiste: garantire ai cittadini la sicurezza del futuro, deve rappresentare la base per eliminare quell’ansia per cui domani potrebbe caderci il mondo addosso. I cittadini devono esigere questo e controllare il corretto funzionamento della macchina statale;
  10. tornare alla nuova lira perché dobbiamo tornare Italia, perché l’Europa e nessun altro continente merita questo scempio. L’Unione Europea non ce lo permetterà mai.

Questo articolo vuole rappresentare una proposta su cui riflettere. Ha avuto inizio un attacco durissimo per screditare chi sostiene un ritorno al benessere e alla prosperità, che passa esclusivamente attraverso il recupero della sovranità monetaria. Non c’è altra strada.

Fonte: http://memmt.info/site/10-motivi-per-tornare-alla-lira/#comment-21532

Il signoraggio bancario entra nelle istituzioni italiane

Consiglio a tutti di vedere, condividere e conservare questo video.
http://www.youtube.com/watch?v=6kPzQBU2uOI

Cannabis in Italia

Il 23 gennaio del 2013 la cannabis è entrata in tabella 2, quindi rientra anche nell'uso terapeutico.

fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Marijuana#Status_legale_dell.27uso_della_marijuana_in_Italia

lunedì 20 maggio 2013


La tua ignoranza è la loro forza


L'Italia sta Diventando una Dittatura Fondata sul Suicidio


Se credete che il titolo del post sia un'esagerazione vi invito a fare una ricerca su google news, scrivete "suicidio" e vi accorgerete da soli che cosa sta succedendo ogni giorno. Ci sono persone così disperate che stanno pensando come ammazzare i propri figli e poi di come farla finita.


Quindi concludendo, che fare per arrestare o prevenire questa ondata di malessere generale che porta al suicidio, creato intenzionalmente per depopolare silenziosamente da coloro che da anni decidono per noi? Rispondo con una domanda: come hanno fatto gli schiavi incatenati tempo fa a liberarsi dalle catene? Si sono ribellati e non hanno più accettato di sottostare ai loro padroni. La tua consapevolezza dove arriva, preferisci continuare ad essere uno schiavo o provare a liberarti e conoscere, almeno per una volta nella tua vita, che cosa significhi essere davvero libero?

fonte: http://freeondarevolution.blogspot.it/2013/05/litalia-sta-diventando-una-dittatura.html

lunedì 6 maggio 2013

Nonno Giulio non ci mancherà

Sto pensando che non sono affatto un ipocrita e non sono dispiaciuto della morte di 'nonno Giulio'.. dopo tutto il suo tempo lo ha fatto eccome, un corrotto,bugiardo e mafioso più volte condannato, processato poi assolto che tra l'altro ha partecipato alla creazione della nostra Costituzione, ha avuto la faccia tosta di restare incollato alla sua poltrona ben 30 anni in più rispetto ad un umile impiegato..quindi si, il suo tempo lo ha fatto..duro colpo per la mafia Italiana..adesso avanti un altro.


domenica 5 maggio 2013

Italia: dopo gli F-35, altri 22 miliardi di euro per le spese militari

Dopo gli F-35, altri 22 miliardi di euro per le spese militari

E' questa la cifra sbalorditiva che, in barba alla crisi, le Forze Armate italiane si apprestano ad impiegare per la cosiddetta digitalizzazione dell'Esercito, un record che batte persino le stime per l'acquisto dei famosi F-35 (14 miliardi di euro).


Un fiume di denaro pubblico che servirà, tra l'altro, a dotare un élite di 558 "soldati del futuro" (circa mezzo milione di euro ad unità) di tecnologia bellica high tech.


Dall'avanguardistico mirino Specter integrato con una microtelecamera ad infrarossi, agli occhiali per la visione notturna montati sull'elmetto, ai mini navigatori gps piazzati sulla spalla al lanciagranate coassiale con correttore automatico di tiro fino al tablet blindato con touch screen per i comandanti.

Su quest'ultimo "fondamentale" strumento, tuttavia, i tecnici manifestano qualche perplessità: c'è la possibilità, infatti, che possa non funzionare nelle battaglie ingaggiate nel fango (ma con chi le dovremmo ingaggiare le battaglie nel fango?). Insomma, roba fondamentale per il paese. Esattamente ciò che i cittadini chiedono. O no?

A proposito: la Costituzione italiana, all'articolo 11, recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"

*L'inchiesta completa, da cui abbiamo tratto alcuni dati sugli imminenti, scandalosi sprechi delle Forze Armate, la trovate su "L'Espresso" in edicola questa settimana

Massimo Malerba

Fonte: http://freeondarevolution.blogspot.it/2013/05/italia-altri-22-milardi-per-le-armi.html#more

Nb: però secondo la costituzione l'talia ripudia la guerra.. Certo.

Unione Europea e la sua dittatura

57 minuti di verità sul 'trattato di Lisbona' anche se lungo consiglio di guardarlo e ascoltare bene su ciò che non ci diranno mai.
http://youtu.be/O4gYv8HYuq0



domenica 28 aprile 2013

Sparatoria davanti a Palazzo Chigi: 2 carabinieri feriti, arrestato uomo


ROMA (Reuters) - Due carabinieri sono rimasti feriti stamani, uno in modo serio, in una sparatoria davanti a Palazzo Chigi, e l'uomo che avrebbe aperto il fuoco è stato arrestato.
Lo riferiscono fonti investigative e testimoni.
La sparatoria ha avuto luogo mentre al Quirinale era in corso la cerimonia di giuramento del nuovo governo.
Intanto ambulanze arrivano sulla scena della sparatoria, e una ha lasciato Piazza Colonna.

Che sia forse l'inizio di una rivolta popolare o semplicemente un folle? Marco

Fonte

giovedì 25 aprile 2013

VECCHIO EURO E NUOVA LIRA

Ci serve la NUOVA LIRA una moneta nostra che sia paragonata all'euro europeo.. Cioè 1€= 1 NUOVA LIRA. Ricominciare daccapo con una sovranità nostra.. Non ci vuole molto per farlo ma gli interessi dei potenti la bloccano purtroppo.
Ah se avessimo un giusto referendum..

lunedì 22 aprile 2013

Daniele Di Luciano "Attentati: noi siamo “complottisti” o voi siete idioti?"

Forse non tutti sanno che il giorno dell’attentato alla maratona di Boston si sarebbe dovuta svolgere un’esercitazione con “esplosioni controllata”.
Varie fonti americane hanno riportato la notizia.
Addirittura il “Boston Globe”, il giorno dell’attentato, scriveva su Twitter:

Funzionari: Ci sarà una esplosione controllata di fronte alla biblioteca, tra un minuto, come parte delle attività della squadra dinamitarda.
E dopo sette minuti:
Da RT: Due bombe di fronte al Marathon Sports. Ossa fuoriuscite, pezzi di gambe, sangue ovunque
Sicuramente una strana coincidenza, vero?
Ma non è finita qui.
Ricordate l’attentato di Oslo?
Forse non tutti sanno che il 22 luglio 2011, quando morirono 77 persone, di cui 8 per una bomba, si sarebbe dovuta svolgere un’esercitazione.

Come riferisce il quotidiano norvegese “Aftenposten”, nuclei della «polizia antiterrorismo hanno fatto esplodere delle cariche esplosive in un’esercitazione al centro di Oslo, a duecento metri dall’Opera, ma si sono dimenticati di avvisare il pubblico». [Fonte]
Ma non è finita qui.
Ricordate l’attentato di Londra?
Forse non tutti sanno che il 7 luglio 2005, quando a Londra esplosero diverse bombe in alcune stazioni metropolitane provocando la morte di cinquanta persone, si sarebbe dovuta svolgere un’esercitazione che prevedeva la simulazione di un attentato.
Quella che segue è la trascrizione di un’intervista fatta a Peter Power, dirigente di Scotland Yard che ha lavorato nella squadra anti-terrorismo, da Radio 5 della BBC.
POWERAlle nove e mezzo di questa mattina stavamo svolgendo per una compagnia qui a Londra una esercitazione che si basava sull’ipotesi dello scoppio simultaneo di più ordigni esattamente alle stesse stazioni ferroviarie dove questa mattina è accaduto quanto sappiamo, così ancora ho i brividi per l’accaduto. 
INTERVISTATOREMi faccia capire meglio, voi stavate effettuando una simulazione per vedere come avreste affrontato questo tipo di emergenza ed invece questa si è realmente verificata mentre voi stavate effettuando l’esercitazione? 
POWERPrecisamente, e circa alle 9 e 30 di questa mattina, avevamo progettato ciò per una compagnia della quale per ovvie ragioni non rivelo il nome, per altro ci stanno ascoltando e sanno di cosa parlo. Avevamo una stanza piena di esperti di crisi che si incontravano per la prima volta e così in meno di 5 minuti ci rendemmo conto che quanto accaduto era reale e attivammo le corrette procedure per gestire la crisi passando da modalità di intervento lenta a quella rapida e così via.
Non ci credete? Potete ascoltare l’audio originale in inglese.
Ma non è finita qui.
Ricordate l’attentato dell’11 settembre?
Forse non tutti sanno che anche in quel giorno si sarebbero dovute svolgere delle esercitazioni.
Ma che tipo di esercitazioni? Ce lo dice Alberto Medici, nel suo libro “Ingannati“:
In quel giorno infatti erano in corso diverse esercitazioni militari, simulazioni (chiamate in gergo “drills”) alcune delle quali oltretutto riguardavano aerei dell’aviazione civile dirottati da terroristi e lanciati come kamikaze su bersagli sensibili o sul pentagono.
È finita qui? No ma penso che possa bastare, vero?
A questo punto, cosa siete, “complottisti” o idioti?

Grecia: Campi di concentramento per gli insolventi

Quando leggerete questo post penserete ad un pesce di aprile in ritardo o ad uno scherzo di dubbio gusto. E invece no è tutto vero, la Grecia sta preparando campi militari (o meglio campi di concentramento) per confinare i “debitori dello stato”. come noto centinaia di migliaia di Greci hanno esportato capitali o li hanno trasformati in contanti (e metalli preziosi) in questi 4 anni, in pratica si sono spossessati del loro patrimonio in Grecia in modo da affrontare la bancarotta. Risultato: ci sono centinaia di migliaia di Greci che devono soldi allo Stato ma che risultano insolventi e non hanno patrimonio aggredibile dallo Stato Greco.
La Soluzione Finale Greca: Il campo di concentramento per i debitori!
Il Governo Greco sta adattando un campo di addestramento militare vicino alla prefettura di Attica per “ospitare” i Greci insolventi! L’idea è quella di creare delle quasi-prigioni ovvero luoghi non così duri come la prigione (su questo è legittimo qualche dubbio) ma che comunque limitano la libertà dei cittadini.
Dovete sapere che a Febbraio scorso in Grecia è entrata in vigore una legge che impone il carcere per i debitori dello stato:

Debts and Prison Penalties
Un debitore (dello Stato) che ha come debito;
5,000 euro può andare in prigione fino a 12 mesi

10,000+ euro – almeno 6 mesi
50,000+ euro – almeno un anno
150,000+ euro – almeno 3 anni
Oppure può decidere di rateizzare in 48 mesi, ma se salta una rata arriva la camionetta delle SS ooops volevo dire della polizia per portarti al campo di concentramento.
Formalmente il campo di concentramento vicino ad Attica viene costruito per offrire una “prigione più umana” ai debitori dello Stato, separandoli da assassini, spacciatori, stupratori, pedofili…. io però avrei qualche dubbio che ci sarà differenza anzi.
Non fatevi illusioni, Presto in Italia. Delocalizzate anche voi stessi se potete.
Da KeepTaking in Greece - traduzione a cura di N. Forcheri

Gradualmente, la Grecia scivola nella versione 21 secolo del sinistro e oscuro mondo di Charles Dickens: famiglie che bruciano la legna per scaldarsi, lavoratori che lavorano per niente, … e ciliegina sulla torta greca, prossimamente prigioni per gli insolventi! Quanto abbiamo riferito a gennaio diventa realtà: prigioni fiscali! Il governo cerca un campo militare per trasformarlo in prigione degli insolventi, nei confronti di fisco o di enti sociali, ad esempio.
Tuttavia, le condizioni di detenzione non saranno dure come quelle della prigione di Marshalsea dove ha passato molto tempo Willam Dorrit .

I detenuti debitori della Moderna Grecia, che devono allo Stato oltre 5000 euro, “vivranno in condizioni umane”, come riferito dal vice ministro della Giustizia al Parlamento martedì scorso.
“Lo Stato sta ricercando un campo militare entro i limiti della prefettura di Attica per ospitare i debitori di Stato che devono scontare una pena detentita” ha detto il vice ministro della Giustizia Kostas Karagounis ai deputati aggiungendo che la prigione speciale per i debitori offrirà condizioni di vita migliori, più umane. 
Si, il fattore umano sarà che non saranno detenuti insieme ad assassini, spacciatori di droga e ladri.
Il progetto di costruzione delle prigioni fiscali è inevitabile dopo le decisioni pertinenti e le circolari emanate dal Ministero delle Finanze. A febbraio scorso il ministero ha deciso di imporre pene detentive ai debitori che devono allo Stato oltre  5,000 euro.   I debitori avranno la possibilità di pagare i debiti in rate, entro 4 mesi, prima di essere messi dietro le sbarre.
Il Ministero delle Finanze apparentemente considera le pene detentive come l’unico modo per costringere il piccolo diavolo in bancarotta a “dare allo Stato quello che appartiene allo Stato” foss’anche la tassa di emergenza sulla proprietà, la tassa di solidarietà e quella sul commercio, e altre tasse sul reddito che ammontino in totale a 5000 euro di debito, in due anni, inclusi gli interessi.

Debiti e Pene Detentive
Un debitore che deve:
5,000 euro, rischia una pena dententiva di massimo 12 mesi
10,000+ euro – almeno 6 mesi
50,000+ euro – almeno 1 anno
150,000+ euro – almeno 3 anni

Naturalmente lo Stato preferisce giungere a un accordo di massimo 48 rate in modo che i debitori possano pagare gradualmente le somme che devono.
Ma se non possono pagare? Se non hanno beni che lo Stato possa confiscare? Possono passare vari mesi nelle cosiddette  prigioni fiscali  e godere di condizioni umane….
In compagnia di pesci grossi, come uomini di affari che devono allo Stato vari milioni di euro o miliardi! Come l’uomo arrestato giovedì per un presunto debito allo Stato di 6,3 miliardi di euro, secondo quanto riferito da un media greco ……

Fonte: http://www.stampalibera.com/?p=62342
- http://www.rischiocalcolato.it/2013/04/speciale-grecia-la-soluzione-finale-campi-di-concentramento-per-i-debitori-dello-stato.html

Brutte ore per il giornalista che ha linkato su Facebook il famoso fotomontaggio che raffigura la Boldrini nuda: polizia a casa (senza mandato), famiglia terrorizzata, un gruppo di divise impegnate nella cancellazione della burla dal web…

Oggi a coprire nudità importanti ci pensa la polizia di Stato «costretta» a intervenire con una rapidità senza precedenti per oscurare da internet una doppia fotografia che ritraeva la presidente della Camera, Laura Boldrini, sulla copertina di Famiglia Cristiana e contestualmente sulla prima pagina della defunta rivista erotica Le Ore. La copertina del settimanale cattolico era però originale, mentre la seconda, ovviamente, no. Un fake, proprio come la pretesa Boldrini raffigurata nuda su una spiaggia: in realtà si tratta di un’ignara e anonima nudista la cui foto compare su alcuni siti per amanti dell’integrale.
Sembra che sabato scorso, di pomeriggio, le immagini escono sulla bacheca Facebook di Antonio Mattia, giornalista della provincia di Latina, che lavora per Popolo Italiano e Napoli News Magazine. Ma quella foto non è una notizia, essendo una burla, una delle tante che ogni giorno affollano i social network tra «condivisioni», «mi piace», e via discorrendo. Qualcuno, non sappiamo se lo stesso Mattia, s’era divertito a spacciare la nudista per la presidente della Camera. Il tam tam sulla rete avrebbe indignato pesantemente la Boldrini che da poco già aveva tuonato contro l’imperare di gruppi fascisti su Fb.
Per quel che se ne sa è finita che il giornalista è stato subito indagato per diffamazione dal pm romano Luca Palamara, il nudo della falsa Boldrini è (quasi) scomparso dalla rete, la polizia postale s’è ritrovata a sacrificare alcuni agenti distaccandoli in una stanza a Montecitorio per monitorare il web alla voce «Laura Boldrini».
Il giornalista si dichiarerebbe ancora scioccato dalla violenza del blitz della forze dell’ordine: «Al di là della facilità con cui si può dimostrare che io mi sono solo limitato a condividere una foto che già girava su Facebook, e di mettere qualche commento, è tutta la storia che ha dell’incredibile: domenica ero a Sperlonga quando vengo raggiunto da una telefonata dei miei figli, letteralmente terrorizzati dal fatto che c’era la polizia a casa che voleva sequestrare i computer. Allora prendo la macchina e mi precipito nella mia abitazione, a Fondi, dove trovo agenti della postale e del commissariato locale. Mi chiedono delle foto della Boldrini e, incredulo, faccio presente che avevo rigirato una immagine che già girava su Fb. Al che chiedo loro se avevano un mandato e mi rispondono che no, non l’avevano. …Comunque… prima di andar via fanno presente che avrei potuto avere problemi per quella “goliardata”. La cosa veramente incredibile è la tempestività dell’intervento: nemmeno 8-10 ore son trascorse dalla foto messa sul mio profilo ai poliziotti dentro casa». Su internet il giallo della foto appassiona più utenti, ma a smascherare il falso ci pensano subito i siti Blitz Quotidiano, Giornalettismo e il Disinformatico di Paolo Attivissimo, noto cacciatore di bufale internet. Anche Occhiosulweb, nell’articolo dedicato allo scandalo ha da subito specificato la natura dello scherzo. Contestualmente esce la notizia che la procura, ricevuta la denuncia della Camera dei deputati, identificata la «sorgente» di quel fake in Antonio Mattia, «ha disposto il sequestro delle foto diffuse in rete e la rimozione della fotografia». L’indagine più veloce della storia. Non si ha memoria di un tale dispiego di poliziotti per censurare una delle migliaia di becere foto (false, ritoccate o taroccate) di Berlusconi o Bersani, Grillo o Renzi, Napolitano o Prodi. Men che meno c’è traccia di sequestri di scatti rubati a politici immortalati come mamma li ha fatti: vedi Casini, Montezemolo, Fini o il premier ceko Topolánek. Persino il leader della Boldrini, Nichi Vendola, pubblicato dal Giornale ignudo e giovane con due amici in spiaggia, eppoi ripostato su Facebook e Youtube, non pretese un rastrellamento della rete: ci scherzò su. La Boldrini l’ha invece presa sul serio. Dal suo entourage si dà, però, una versione diversa dei fatti. Intanto si escludono «pressioni» a livello istituzionale: «A far partire la denuncia è stato il personale di polizia di Montecitorio senza alcun intervento diretto della presidenza. Qualcuno ha visto la foto e l’ha segnalata». E sul trasferimento già avvenuto ad personam di un contingente di agenti specializzati, di cui si vocifera alla polizia postale, dalla presidenza fanno sapere che è «solo una ipotesi allo studio». Sul merito di una risposta sproporzionata ad una burla di cattivo gusto, l’obiezione è un’altra: «Il problema erano i commenti alla foto dello stesso autore, che sosteneva che quel soggetto fosse realmente la terza carica dello Stato». Niente privilegi, insomma. D’ora in avanti se qualcuno vi sputtanerà su Facebook, telefonate al 113. E se nessuno vi fila, dite che vi manda Laura Boldrini. Quella vera.

(Fonte: ilgiornale.it)

domenica 21 aprile 2013

ROMA: FOLLA IN PROTESTA DOPO RIELEZIONE DI NAPOLITANO

Considerando che Facebook è al momento la piattaforma più controllata e censurata sul pianeta i blog liberi e indipendenti sono l'unico modo per divulgare la verità considerato che in tv c'è solo la de filippo e la d'urso..

FOLLA A MONTECITORIO DOPO LA RIELEZIONE DI NAPOLITANO
http://youtu.be/kADkmOhIKmw

sabato 20 aprile 2013

O si lotta adesso o si scappa..

Be dopo gli ultimi avvenimenti in questo nostro bel paese non ho parole mi mancano davvero le parole giuste per descrivere la nostra situazione.. Abbiamo votato e siamo senza un governo, hanno votato e non abbiamo un nuovo presidente ma quello vecchio, nulla funziona più e il caos.. Dobbiamo fare la fine della collassata grecia per rendercene conto? Ah no scusate italiani forse vi interrompo mentre organizzate il vostro sabato sera..
Che tristezza.

martedì 16 aprile 2013

Ci stangano: ecco la patrimoniale, ce la impone Angela Merkel

I consiglieri delle teutonica cancelliera insistono: italiani più ricchi dei tedeschi, devono pagare. Così il salasso arriverà insieme alla prossima manovra

Ci risiamo con la patrimoniale per risolvere i problemi del debito pubblico. Per l’ennesima volta la proposta/minaccia arriva dalla Germania, ma stavolta l’indirizzo della missiva è ben chiaro: Roma, Italia.  E pure il mittente: Angela Merkel, che per tramite di due suoi stretti collaboratori manda a dire al sud Europa che le prossime manovre o i prossimi salvataggi si finanzieranno  col prelievo delle ricchezze private. I due docenti Lars Feld e Peter Bofinger sono gli esponenti di punta del quintetto del Germany’s Council of Economic Experts, detto anche dei “cinque saggi”. La proposta è semplice. I ricchi cittadini del Sud Europa devono partecipare nei prossimi dieci anni al risanamento dei bilanci dei rispettivi Paesi. I loro conti correnti devono porgere entrambe le guance evitando di nascondersi in paradisi fiscali lontani dalle lunghe mani dell’Unione Europea. Angela Merkel non scherza soprattutto perché l’idea è il frutto della chiusura di un cerchio che la Ue su spinta teutonica ha cominciato a disegnare tempo fa. (...)

Come spiega Claudio Antonelli su Libero di martedì 17 aprile, gli italiani devono fare attenzione al portafogli: Angela Merkel infatti vuole imporci la patrimoniale. I consiglieri della teutonica cancelliera insistono: gli italiani sonon più ricchi dei tedeschi, e quindi devono pagare. Così una nuova imposta arriverà con la prossima manovra.

Opinione personale: Ma stiamo scherzando? farci comandare dai tedeschi?

Fonte http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/1224451/Ci-stangano--ecco-la-patrimoniale--Ce-la-impone-Angela-Merkel.html 

Italia torni alla lira per puntare sulla piena occupazione

Se la Bce continua con l'austerità allora conviene abbandonare il progetto dell'Eurozona. Bisogna tornare a spendere a deficit. L'intervento alla trasmissione Ultima Parola di Warren Mosler, padre della Modern Money Theory (MMT).
Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Rai —che ringraziamo— esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

Roma - Il governo Monti ha scelto la politica dell’austerità per riordinare i conti italiani. È la soluzione giusta?


Warren Mosler – Scommettere sull’austerità è stato un grave errore. Il Governo italiano ha provato ad aumentare le tasse e a tagliare la spesa pubblica, ma così facendo ha sostanzialmente peggiorato il quadro macroeconomico del Paese. Conseguire la riduzione dei deficit attraverso una politica di contenimento è quanto di più errato si possa fare. Queste politiche non solo aumentano il tasso di disoccupazione, ma allargano i deficit. Penso che l’esperienza greca mostri tutti i limiti di questo modello.

Perché l’austerità non può funzionare?


Warren Mosler - Quando si aumentano le tasse e si attua un profondo taglio alla spesa pubblica, l’economia crolla e le entrate nelle casse dell’erario diminuiscono di conseguenza. Pertanto, anche la spesa pubblica aumenta a causa della disoccupazione. Per l’economia e per i cittadini tutto ciò è nocivo. Se si riuscisse a comprendere il motivo di una simile strategia, si potrebbe tranquillamente accusare i vostri governanti di perpetuare un vero e proprio crimine morale. Il governo Monti poteva mantenere la disoccupazione al 7% lasciando salire il deficit per stimolare la crescita e, invece, ha preferito portare il tasso di disoccupazione sopra il 10% distruggendo l’economia e il tessuto sociale.

All’Italia conviene restare nell’Euro?

Warren Mosler - Se la Banca Centrale Europea garantisse il debito e permettesse ai governi nazionali di accumulare deficit per combattere la disoccupazione; se il patto di stabilità tollerasse un deficit di bilancio del 6-7%, allora avrebbe senso restare nell’Euro. Se, invece, la Bce e l’Unione Europea intendono conseguire il pareggio di bilancio percorrendo la via dell’austerità e mantenendo la disoccupazione sopra il 10%, allora non conviene più restare nella moneta unica. Se i presupposti di Bruxelles sono questi, conviene tornare alla Lira.

Che cosa può fare l’Italia per uscire dalla trappola dell’austerità e rilanciare l’economia?


Warren Mosler - Per uscire dalla buca occorre smettere di scavare. Nessun Paese è obbligato a pagare i debiti. L’opzione "default" esiste per questo motivo. Se l’Italia torna alla Lira, lo Stato potrà anticipare la spesa per poi raccogliere i frutti sotto forma di imposte. Come accade oggi negli Stati Uniti e come accadeva in Italia prima dell’Euro e, in particolar modo, negli anni ’80, un’epoca durante la quale l’economia italiana era forte e competitiva sui mercati internazionali. È vero, l’inflazione era molto più alta di oggi, ma non mi risulta questo fosse un problema. L’augurio è che l’Italia possa tornare a quei giorni.

Fonte: http://economiapericittadini.it/article41

lunedì 8 aprile 2013

LO STATO, CRISI E PRELIEVI FORZATI

Lo dico e ripeterò sempre, non siate schiavi del sistema e delle banche togliete i vostri risparmi dai conti, investite in oro o altro non attaccabile, siate indipendenti e nessuno vi porterà via nulla.

Marco

martedì 26 marzo 2013

Abolito il segreto bancario per i comuni mortali: privacy addio, ecco cosa saprà lo Stato di noi

Perché per i comuni mortali? Ovvio: i grandi patrimoni sono all’estero, nei paradisi fiscali, proprio per evitare “fastidiose” intrusioni da parte del Fisco italiano. Che invece ora potrà ficcare il naso nei nostri conti correnti. Ecco come e con quale obiettivo.

Manca soltanto la firma del direttore dell'Agenzia delle Entrate sul provvedimento. Poi saluteremo definitivamente la nostra privacy bancaria. In nome della lotta all'evasione, tutte le spese effettuate con la carta di credito finiranno all'anagrafe tributaria.

Lo Stato, così, avrà accesso a tutti i dettagli della nostra vita privata, compresi quelli più insignificanti.

Dopo l'ok delle Entrate resterà un dubbio da sciogliere sulla modalità di trasmissione dei conti scudati. Non si è deciso se chiedere una trasmissione a saldo zero, oppure obbligare anche all'indicazione dei saldi.

COSA VI SPIERANNO - Ma l'elenco dei movimenti che andranno all'anagrafe tributaria è molto ampio. Non si tratta soltanto dei movimenti della carta di credito.

Nell'occhio del Fisco ci sarà anche il conto corrente, il conto deposito titoli e obbligazioni, il conto di deposito a risparmio libero o vincolati, la gestione patrimoniale, i buoni fruttiferi postali, azioni, le cassette di sicurezza, i bancomat, i contratti derivati, le garanzie, i crediti, i finanziamenti, i fondi pensione, le partecipazioni, i prodotti assicurativi, l'acquisto di vendita di oro e metalli preziosi e chi più ne ha più ne metta.

Un'infinita sequela di dati a piena disposizione del Fisco e dello Stato, lo stesso Stato che però non ha ancora mosso un dito in nome della trasparenza dei bilanci della cosa pubblica, che non ha ancora mosso un dito in nome della trasparenza dei bilanci dei partiti politici e di come gli stessi partiti utilizzano i vari rimborsi di cui godono.

La legge di Monti - come detto - e questo è uno dei punti più controversi - anche gli accessi alle cassette di sicurezza saranno monitorati dall'anagrafe tributaria.

Gli intermediari finanziari, a cui spetterà il compito di trasmettere le informazioni, faranno partire i dati dal 2011. E con essi il saldo attivo o passivo che sia sul depisoto dei titoli e di tutte le operazioni registrate sul conto corrente.

Quello che una volta era il segreto bancario viene smantellato, distrutto, soppresso in nome della lotta all'evasione fiscale.

Ora siamo ai dati di partenza: dopo la firma di Attilio Befera nascerà l'anagrafe tributaria ideata con la legge 214 del 22 dicembre 2011, ideata dal governo di Mario Monti e dai suoi tecnici.

INCOMPATIBILITA' REDDITUALE - Tutti i dati verranno incrociati, e anche con l'ausilio del redditometro l'obiettivo è far emergere tutte le situazioni reddituali di incompatibilità rispetto ai dati finanziari forniti.

Un occhio di particolare riguardo sarà puntato su chi sta svolgendo un'attività soggetta agli studi di settore e non risultarenno non in linea con quanto stimato da Gerico.

L'incognita sull'utilizzo dell'anagrafe fiscale è relativa ai problemi che potrebbero realizzarsi in relazione ai periodi di imposta 2009-2010, anni in cui opera il nuovo redditometro ma senza l'ausilio delle nuove comunicazioni periodiche dei dati di natura finanziaria.

Fonte: http://ilsapereepotere.blogspot.it/2013/03/abolito-il-segreto-bancario-per-i.html?m=1

domenica 24 marzo 2013

Deciso per maggio il prelievo forzoso anche per l’Italia



24 marzo 2013- Jeroen Dijsselbloem, Presidente dell’Eurogruppo, ha categoricamente smentito che una misura così drastica possa essere attuata fuori dai confini di Cipro, Paese per il quale un intervento del genere risulta invece "inevitabile".
Nonostante le rassicurazioni ufficiali, montano le polemiche. Ad accenderle ci ha pensato Jörg Kramer, capo economista di Commerzbank, che in un'intervista al quotidiano Handelsblatt ha suggerito di introdurre in Italia un prelievo forzoso di addirittura il 15% su depositi e titoli per azzerare il debito pubblico.
Il prelievo sarebbe un’operazione a garanzia del prestito che l’Ue erogherà all’Italia, Nelle stanze del Palazzo tutto parrebbe deciso: un prelievo forzoso a maggio dal 6,8 al 9, 9%. Lo Stato italiano incasserà 130 miliardi, proprio a cifra che il Paese dovrà versare al MES entro giugno.

Commento personale: Al momento che scrivo non si può sapere se la notizia resta confermata oppure è solo una voce ma fossi in voi io prenderei precauzioni.

Marco

ECCO UN ALTRO MOSTRO EUROPEO: ELA, EMERGENCY LIQUIDITY ASSISTANCE

Et voilà, nuovo giro, nuova truffa. Pur di fregarci sono capaci di tutto, le inventano di tutti i colori allo scopo di garantire i banchieri, ma i popoli chi li garantisce ? Claudio Marconi
 
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Dopo aver perso la sovranità monetaria ad esclusivo appannaggio della BCE ecco nascere un altro mostro dalla costola della stessa banca di Francoforte: la Emergency Liquidity Assistance (sigla ELA).
Di solito quando uno stato membro della Ue ha bisogno di soldi li chiede alla Bce che in cambio riceve i titoli di stato di quella nazione (signoraggio primario) che li rivende guadagnandoci oltre il 100% poiché ha solo le spese di stampa degli euro (meno di 1 euro per cartamoneta).
Ma quando i titoli di stato sono tossici (es. i titoli greci) la BCE non li vuole in garanzia perché sono solo carta straccia e quindi, si è inventato questo meccanismo (appunto la ELA) introdotto in Italia con il decreto salva Italia D.L. 201/11 ( articolo 8 misure per la stabilità del sistema creditizio) – si veda anche il parere della Bce del 24/01/2012) .
Cosa succede, come funziona l’ ELA? Le banche del paese (private) danno i titoli in garanzia alla banca centrale del paese (anch’essa privata) che a sua volta viene autorizzata dalla BCE (composta dalle banche centrali “private” dei paesi Ue) a stampare gli euro per immettere liquidità e alla fine saranno i cittadini (non le banche) che si indebiteranno sempre di più con tassi di interesse penalizzanti, tassi di interesse che andranno poi ripartiti, in diverse porzioni, tra tutte le banche partecipanti che con la scusa della carenza di liquidità si ingrasseranno sempre di più.
Anziché le banche può essere il Ministero della Economia e Finanze a concedere una garanzia statale (nostri soldi) su prestiti erogati dalla Banca centrale alle banche italiane e la Bce concorda purché sia rispettato il divieto di finanziamento monetario di cui 0200:it:PDF" target="_blank">all’art. 123 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e che si seguano i seguenti criteri: credito e breve termine, che siano impegnati interessi sulla stabilità del sistema bancario, garanzia statale e solvibilità sicura nonché sua adeguatezza (sia su capitale che su interessi).
Capirete che questo è un giro vizioso e che di questo meccanismo non si sa assolutamente nulla, non risultando neanche nel bilancio della BCE così non si può sapere se vengono solo stampati euro o se vengono, invece, utilizzati fondi degli stati a scapito della nostra economia già in crisi (ricordiamo che le banche centrali fanno parte della Bce).
Questa Europa non finisce mai di stupirci, in negativo, naturalmente.
Roberto Ionta - Fonte: tizianodesimone.it

mercoledì 20 marzo 2013

La regione Sardegna restituisce l’IMU

Contro il mare di chiacchiere più o meno serie, sembra che ci sia qualche politico che si muove e che cerca di dare una mano al suo popolo. Questo è un esempio che tutti quelli che hanno a cuore il benessere dei propri concittadini dovrebbero imitare, il resto sono solo chiacchiere e, francamente, ci siamo stufati di ” pettegolezzi” da zitella acida ( senza nessuna offesa per le nubili ). Claudio Marconi
Questa mattina è stata approvata la
Finanziaria 2013 della Regione Sardegna. La nuova giunta guidata dal presidente Ugo Cappellacci (la terza dal 2009) attraverso la riscrittura del Patto di stabilità con una norma unilaterale punta al recupero degli oltre 900 milioni di euro attualmente bloccati dai vincoli di spesa che lo Stato centrale deve alla Regione.

Dal recupero di questi soldi dipenderà anche la promessa fatta dallo stesso Cappellacci di restituire l’IMU ai sardi. Nel caso di un recupero di questo credito (che si prospetta tutt’altro che scontato) un pacchetto da 100 milioni di euro serviranno infatti per la restituzione della tassa sulla casa, attraverso un contributo pari a quanto pagato, per tutte le famiglie che hanno dichiarato un reddito Isee inferiore a 20 mila euro.
Altre novità sono il cosiddetto reddito di comunità per circa diecimila giovani disoccupati che potranno utilizzare la moneta complementare introdotta nell’Isola, il Sardex, per usufruire di una sorta di baratto di vari servizi e il fatto che la nuova giunta regionale lavorerà senza ricevere nessuna indennità, ma solo un compenso di un euro per ogni assessore. La manovra, il cui disegno di legge sarà trasmesso entro questa settimana al Consiglio regionale per avviare l’iter di approvazione in Aula, contiene anche il credito d’imposta per nuove assunzioni a tempo indeterminato, l’istituzione dell’Agenzia regionale delle Entrate in sostituzione di Equitalia, la riproposizione del microcredito e un piano straordinario per il lavoro.

lunedì 18 marzo 2013

Cipro al collasso: il governo decide prelievo forzoso sui conti correnti

Per salvarsi dalla bancarotta Cipro tasserà tutti i conti correnti del paese. Un prelievo forzoso, una tassa «una tantum» sui depositi del 6,75% per somme fino a 100.000 euro, e del 9,9% oltre questa cifra. Il paese è in bancarotta, le casse dello Stato sono ormai vuote ed è questo il prezzo che l'Unione Europa ha chiesto in cambio di un po' di ossigeno, un prestito da 10 miliardi di euro. Il Parlamento cipriota si riunirà lunedì per discutere e in tutta fretta ratificare ratifica il piano di salvataggio che fa infuriari i cipriote.
(Rcd- Corriere Tv)

Commento personale:
Se questa operazione dovesse succedere anche in Italia, cosa che sta provando a fare l' INPS e Equitalia senza avvertire i titolari, la situazione precipiterà nel caos piu totale e finiremmo peggio della Grecia. A voi i commenti

domenica 17 marzo 2013

linkiesta.it: Vivere senza denaro si può!

“Non ho un conto né soldi, vivere senza denaro si può”
Da due anni a questa parte due giovani laureati, Raphael Fellmer, tedesco di 28 anni, e Nieves Palme

mqdefault5BERLINO. – Da due anni a questa parte Raphael Fellmer, tedesco di 28 anni, e Nieves Palmer, spagnola di 26, si alimentano esclusivamente di prodotti che loro definiscono “salvati”, sarebbe a dire selezionati nei container della spazzatura dei supermercati tedeschi. Nel motore economico d’Europa, Fellmer non ha un conto corrente, si muove solo a piedi e ha rinunciato al denaro. La scelta di vita di questa giovane famiglia sta obbligando molti a fermarsi a pensare, proprio mentre il capitalismo mostra le sue incongruenze all’interno della crisi dei debiti.
Da quando la loro storia è arrivata sulle pagine dei giornali, l’attenzione non ha fatto che crescere, molto di più di quanto potessero immaginare: Raphael Fellmer è intervistato da giornalisti quasi ogni giorno, viene invitato come ospite in televisione, parla nelle università e nelle scuole. La sua convinzione è semplice: “Dobbiamo andare verso una società dove si riducono al minimo gli sprechi”.
Dopo due anni passati ad alimentarsi dalla spazzatura, assicurano che non hanno avuto problemi di stomaco, ne infezioni, ne nausee, nonostante Nieves fosse incinta della piccola Alma Lucia che oggi ha cinque mesi. C’è di più: entrambi sono vegani e si alimentano quasi esclusivamente di prodotti dell’agricoltura biologica o del commercio equo solidale.
Come fanno? “Quattro volte alla settimana vado con lo zaino a ispezionare i container della spazzatura, in particolare dei supermercati biologici”, spiega Fellmer, “tutto ciò che si vende nei supermercati finisce nella spazzatura: cosmetici, saponi, cioccolato…Per menzionare prodotti che un non si aspetta di trovare. Ovviamente poi moltissima frutta e verdura e latticini che si possono ancora consumare”. “Trovo molto più di quello che posso portare con lo zaino e porto con me più di quello che realmente ci serve. Il resto lo regalo a vicini, amici, persone che hanno bisogno. L’idea è far vedere che non solo si butta una mela ogni tanto ma che tutto finisce nella spazzatura”.
Fellmer appartiene alla scena sempre più grande di persone che si alimentano degli scarti della società consumista e che decidono di rinunciare al denaro. Li muove la convinzione che ciò che si spreca è esagerato e che questo spreco, questo rapporto irreale tra ciò che si produce e ciò che si consuma, farà solo male alla società. Dopo due anni di vita radicale e un viaggio di iniziazione in Messico realizzato totalmente senza soldi, il suo messaggio inizia ad arrivare, e sul sito forwardtherevolution.net si raccolgono le esperienza delle persone che in tutto il mondo scelgono di rinunciare al denaro. Sempre dal sito ci si scambia informazione su come e dove trovare i prodotti, il passo successivo, secondo quanto spiega, sarà organizzare una rete di distribuzione e scambio tra persone che “salvano” il cibo.
Secondo recenti stime della Fao, un terzo del cibo prodotto nel mondo è sprecato: vuol dire 1,3 miliardi di tonnellate all’anno. In particolare in Europa gli sprechi toccano il 40-50% degli alimenti in commercio. Ogni europeo getta via 179 chili di cibo ogni anno. E assieme a questi alimenti vanno sprecate l’energia e l’acqua servite a produrli: nel 2010, in Italia, si sono persi in questo modo 12 miliardi di metri cubi di acqua virtuale (contenuta nei prodotti), equivalente a circa un decimo di quella dell’Adriatico. L’Istituto Austriaco di Economia dei Rifiuti ha calcolato che il 45% dei prodotti scartati dai supermercati in Europa si possono ancora consumare.
Fellmer sa che ogni volta che “salva” il cibo dai container compie un reato: la violazione di proprietà. Questo lo indigna profondamente: “In Germania è legale buttare cibo però non è legale salvarlo. È un controsenso del sistema”, denuncia. Per questa ragione sta raccogliendo firme: ne ha bisogno 50.000 per poter chiedere di esporre la sua causa di fronte al Bundestag: “vogliamo che sia proibito ai supermercati negarsi a dare i prodotti che verrebbero buttati a chi li chiede”.
È chiaro che non li muove la necessità: entrambi hanno una laurea, Fellmer in scienze politiche, Palmer in psicologia. Fellmer è cresciuto nel quartiere borghese di Zehlendorf a Berlino. Li muove piuttosto la convinzione che solo attraverso scelte di vita radicali si può attirare la attenzioni su problemi che considerano urgenti. Non sono incoscienti: argomentano le loro posizioni citando dati e studi sullo spreco energetico e cercano di dimostrare che non espongono loro figlia a rischi.
Vivono nel seminterrato di una villa nel Brandeburgo dove il proprietario cede la parte di casa in cambio di lavoretti nell’amministrazione domestica. Mentre Fellmer ha rinunciato completamente al denaro, la gravidanza e la nascita della figlia hanno obbligato Palmer a essere meno radicale nel progetto: il sussidio di all’incirca 150 euro che lo stato destina a qualsiasi bambino nato in Germania senza distinzione tra condizioni sociali copre esattamente la spesa dell’assicurazione medica della bambina. Per il resto Palmer calcola che spende al massimo 30 euro al mese.
Sanno che con la loro decisione si espongono a critiche di ogni tipo. “No vogliamo sembrare persone che se ne approfittano”, insiste Fellmer, “io non me ne sto con le mani in mano: aiuto nei lavori di giardinaggio, riparo computer, curo animali, faccio piccoli lavori da muratore, coltivo un orto”, in cambio non riceve denaro, ma aiuti, vestiti per la bambina, oggetti utili. Sanno che “salvare” il cibo dei supermercati non può essere un modo di salvare il mondo a lungo termine, però serve in questa fase per mandare un messaggio. Nel futuro pensano di vivere in campagna e produrre per il proprio consumo. Hanno le idee chiare “questo sistema non può continuare così”.