lunedì 30 luglio 2012

Gravissima epidemia di Ebola sta martoriando l'Uganda!


Un epidemia di ebola è scoppiata in Uganda e 14 persone sono morte nell'ovest del Paese questo mese. Lo hanno annunciato in conferenza stampa a Kampala le autorità locali insieme a un rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Non esistono cure né vaccini per l'ebola e in Uganda nel 2000 la malattia uccise 224 persone. Il virus si manifesta con una febbre emorragica, è altamente infettivo e uccide velocemente. Il primo caso fu riscontrato in Congo nel 1976 e il nome ebola deriva dal fiume nel quale fu individuato. Gli scienziati non conoscono l'origine del virus, ma sospettano che la prima trasmissione in un'epidemia avvenga tramite il contatto con animali infetti.
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L'annuncio ufficiale pone fine alle speculazioni in corso da settimane sulla possibile causa di una strana malattia rilevata nel distretto di Kibaale e che ha spinto molte persone a fuggire dalle loro case. "Indagini di laboratorio compiute all'Istituto di ricerca dell'Uganda sui virus hanno confermato che la malattia individuata nel distretto di Kibaale è febbre emorragica dovuta all'ebola", hanno fatto sapere il governo dell'Uganda e l'Oms dopo settimane di analisi. I 14 morti di cui hanno riferito le autorità rientrano nei 20 casi di persone risultate infette e tra le vittime c'è un bambino di quattro anni. Due dei contagiati sono stati isolati per essere sottoposti a esami.

Le autorità hanno invitato i cittadini a mantenere la calma, comunicando che è già stata organizzata una task force di emergenza nazionale per fermare la diffusione del virus. La malattia si trasmette in molti modi, tra cui il contatto diretto con il sangue delle persone infette e il contatto con i corpi delle vittime dell'ebola, per esempio durante i funerali. Per questo è stato consigliato ai cittadini di evitare ogni contatto non necessario con sospetti casi di ebola. La certezza del fatto che si trattasse di questo virus è arrivata dopo i risultati giunti stanotte. Ieri, infatti, il rappresentante dell'Oms in Uganda Joaquim Saweka aveva detto ad Associated Press che gli esperti "non erano ancora sicuri" che si trattasse di ebola e le autorità sanitarie del Paese avevano etichettato l'ipotesi dell'ebola come rumor.

Che cos’è il virus Ebola
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Il virus Ebola è stato scoperto nel 1976 tra il Sudan e la Repubblica Democratica del Congo. È una delle malattie virali più pericolose al mondo, causa una febbre molto alta ed emorragie interne molto spesso mortali. A seconda dei ceppi, l’Ebola può arrivare ad avere un tasso di mortalità addirittura del 90 per cento. Il virus si diffonde per contagio diretto, attraverso il contatto con individui malati, ma anche attraverso il contatto con animali portatori del virus, soprattutto scimmie e oranghi.
I primi sintomi della malattia, secondo le informazioni diffuse attraverso il sito dell’OMS, sono simili a quelli di una comune influenza: una febbre improvvisa e molto alta, dolori muscolari, mal di testa e debolezza diffusa. A questi primi segnali ne seguono normalmente altri: vomito, diarrea, eruzioni cutanee, insufficienza renale ed epatica, e nei casi più gravi, emorragie sia interne ed esterne. Per ora non esistono vaccini o cure specifiche per questo virus: molte terapie sono in fase di sperimentazione ma ancora nessuna è risultata efficace.
Per contenere la diffusione del virus l’OMS consiglia una serie di provvedimenti precauzionali. È necessario isolare immediatamente ogni paziente sospetto e cercare di stabilire con chi il paziente è venuto in contatto, in modo da evitare una diffusione epidemica. Per quanto riguarda il personale sanitario, l’OMS ricorda che è necessario assistere i malati seguendo norme igieniche rigidissime, utilizzando guanti, maschere e materiale medico sterile. Un’altra regola molto importante è il trattamento dei cadaveri dei malati, che devono essere sepolti immediatamente per evitare ulteriori contagi.

http://ilnavigatorecurioso.myblog.it

domenica 29 luglio 2012

L' Italia è invasa e devastata dai petrolieri con il benestare del governo

Concessioni di estrazione al 7 % di royalties contro l’80% di Norvegia e Libia, permettono una pacchia per i petrolieri d’assalto in Italia.

Siamo in un paese di bengodi in cui mancano controlli da parte dello Stato e dove nessuno paga mai i danni ambientali. Perforare ed estrarre in un mare chiuso significa mettere a rischio l’intero Mediterraneo, la nostra nazione.

La possibilità di perforare a 5 miglia dalla costa rende l’eventualità di un disatro ambientale una terribile minaccia incombente. Tutto ciò anche a seguito della depenalizzazione dovuta ad una legge oscena del governo Berlusconi.

Gli Usa hanno il petrolio che affiora in Texas ma lo conservano come scorta strategica. L’Italia dei Berlusconi e dei Bersani vuole invece la privatizzazione di ogni nostro bene in nome del libero mercato. Con buona pace di ogni anelito di sovranità nazionale. E il WTO se la ride.



Quasi tutta l’Italia è interessata alle trivelle e tuttavia ci chiediamo che valore abbia distruggere l’ambiente naturale, inquinare le nostre campagne e città per prelevare un olio quasi bituminoso a livello bassissimo di purezza, usando solventi e ritrovandoci immense quantità di micidiali fanghi di estrazione da smaltire.

E’ l’inizio di una tragica serie di disastri ambientali o sapremo opporci? Dipende da noi, dobbiamo impegnarci tutti a divulgare queste notizie, specialmente ai politici se vogliamo dare un fiuturo ai nostri figli.

Autore: Lino Bottaro / Fonte: informarexresistere.fr
Link: http://www.ecplanet.com/node/3424

Emergenza Terra: più di 2 milioni di animali morti solo nel mese di luglio!

Piu' di 2 milioni di animali sono morti nel solo mese di Luglio, ma cosa sta succedendo?
E' dal 2010 che le spiagge di ogni angolo del pianeta vengono letteralmente invase da animali senza vita. Uccelli e' pesci stanno morendo in massa con una frequenza ed un entita' mai registrata prima.Il fenomeno si manifesta in fiumi laghi ed oceani indistintamente.La maggior parte degli episodi rimangono ancora un mistero per gli scienziati che non possono dare certezze ma solo congetture su un fenomeno di portata planetaria.
La domanda e': per quanto tempo ancora potra' la comunita' scientifica dire che si tratta di un fenomeno naturale?

Secondo i Zetas (una comunita' del web che crede nell'imminente inversione dei poli) si tratterebbe di un evento di portata epocale, il campo magnetico del pianeta starebbe indebolendosi e starebbe innescando la dislocazione delle placche tettoniche con conseguente aumento delle emissioni di metano dal sottosuolo,quest'ultimo ritenuto il responsabile della strage planetaria di animali.


Per onor del vero questi signori omettono di dire che sono in atto esperimenti sul controllo climatico su scala globale con l'ausilio di onde elettromagnetiche H.A.A.R.P/SCIE CHIMICHE,e delle catastrofi ambientali tipo La marea nera del golfo Del Messico ,o Fukushima che sicuramente hanno avuto ed avranno un effetto sugli ecosistemi del nostro pianeta.

Fonte: http://terrarealtime.blogspot.it/

martedì 24 luglio 2012

E' ufficiale, il governatore della regione Sicilia, Lombardo si dimette



Come da titolo, è' ufficiale, il governatore della regione Sicilia, Lombardo si dimette

14:07 - Il governatore della regione Sicilia, Raffaele Lombardo ha annunciato che si dimetterà dall'incarico il 31 luglio. Lo ha detto al termine dell'incontro con il premier Mario Monti uscendo da palazzo Chigi. "Non è mai esistita l'ipotesi di commissariamento della regione Sicilia", ha aggiunto.

"Nessun commissariamento Sicilia"

 Ora, come parere mio e di molti, quanto vogliamo scommettere che è tutta una mossa a tavolino per mettere le mani sullo statuto speciale della regione Sicilia? eh si perchè non tutti lo sapevano ma la Sicilia ha uno statuto speciale con agevolazione, praticamente intoccabile; che i nostri politici, Monti in primis, sti speculando sulla situazione Sicilia per approfittarne e appropriarsene? e qualè il vero motivo di tutto questo?

CONDIVIDI E CONDIVIDI

Staremo a vedere

http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1053900/lombardo-dimissioni-il-31-luglio.shtml

lunedì 23 luglio 2012

LO SPREAD E IL SUO INGANNO AGLI ITALIANI

"POTETE INGANNARE TUTTI PER UN PO', QUALCUNO PER SEMPRE, MA NON POTETE INGANNARE TUTTI PER SEMPRE!" CIT. Lincoln

Consiglio a tutti voi che mi seguite di leggere questo interessante articolo di nocensura:

http://www.nocensura.com/2012/07/lo-spread-elevatissimo-non-ce-motivo-e.html?m=1

Marco

venerdì 20 luglio 2012

AIUTIAMOLI A FALLIRE

L'Eurozona ha in programma di riportare l'economia al sedicesimo secolo, al feudalesimo,Quando i proprietari terrieri e i banchieri erano la classe privilegiata. Il loro progetto è di ritornare a quei tempi.
Michael Hudson docente emerito di economia University of Missouri


Tenendo presente che questo governo di noneletti e tutti i nostri politici hanno come come obbiettivo

di salvare le banche e gli interessi speculativi immensi di un migliaio di amici di Monti e Draghi, e per quelli degli industriali Neomercantili tedeschi protetti dalla Merkel, a milioni dobbiamo soffrire terrorizzati dall’isteria del deficit.


AIUTIAMOLI A FALLIRE VERAMENTE

solo in questo modo c'è la possibilità di una rinascita,dove lo stato aiuta il cittadino,

dove lo stato tratta gli Italiani in modo uguale non come adesso dove c'è chi deve lavorare 50 anni per una misera pensione e a chi bastano pochi anni per un ricco

vitalizio.
ritornare alla moneta sovrana,Tassa fissa per tutti al 15%,cambiare la riforma delle pensioni,cambiare la costituzione,ma finchè l'eurorzona resta in piedi abbiamo davanti solo sacrifici sofferenza e disperazione,allora aiutiamoli a fallire,come:


Le scelte che si possono fare per portare lo Stato al fallimento sono varie,da piccole cose

a scelte piu' impegnative,ma bisogna essere in tanti per avere un impatto devastante.


scelte poco impegnative;

Smettere di giocare al lotto e a tutti i giochi dei monopoli,lotto enalotto,superenalotto

gratta e vinci,giochi d'azzardo on line ,poker on line roulette om line ,scommesse,anche le slotmachine dei bar portano il 30% all'erario.



Smettere di comprare sigarette dei monopoli di stato Italiano e tutti i prodotti dei monopoli.



Limitare ogni tipo di spesa dagli alimentari ,vestiti,beni superflui.

se possibile adottare una dieta vegana ,acquistare direttamente dal contadino



Limitare al massimo l'acquisto di carburanti nella benzina c'è una lista infinita di tasse



Limitare al massimo aquisto di farmaci il farmaco è veleno fa piu' male che bene



nel caso di acquisti o spese varie non richiedere lo scontrino



usare contante,no a carte di credito e bancomat,

no a BOT BTP CCT AZIONI e investimenti vari



Scelte impegnative

Ritirare tutti i soldi dalle banche, chiudere i conti correnti (capisco il problema per chi ha i mutui o a chi arrivano gli stipendi direttamente sul conto) io  ho ritirato i soldi un po alla volta e cerco di usare il conto il meno possibile


per le scelte impegnative ce ne sono parecchie illegali punibili a norma di legge.

Ognuno puo' arrivarci da solo e fare le proprie scelte a seconda della situazione in cui si trova.meno soldi arrivano allo stato centrale e piu' vicino è il suo crollo



Sciopero Fiscale

Lo sciopero fiscale ha antiche e nobili radici storiche. Sciopero fiscale non significa evasione fiscale. Proprio oggi, a ridosso di una manovra correttiva che condanna le fasce meno abbienti all'abbandono a se stesse, si dovrebbe rispolverare questo potente strumento di lotta democratica, sorretto dal principio fondamentale "no taxation without representation". Ed ironia della storia, lo sciopero fiscale si ritorcerebbe contro coloro che negli anni hanno ventilato l'idea di un'iniziativa popolare di rottura rispetto alle Istituzioni che ne rappresentano la sovranità.

Lo sciopero fiscale ha antiche e nobili radici storiche. Addirittura la Bibbia riferisce del primo caso documentato di sciopero fiscale. Nel I secolo a.C., gli Zeloti di Giudea, come forma di lotta, si rifiutarono di pagare i tributi all'Impero Romano. L'Impero schiacciò gli "evasori" e annichilì la protesta nel sangue.

Sono tanti i fatti che dimostrano come nei secoli la resistenza fiscale si sia caratterizzata come forma di lotta del popolo e degli ordini religiosi contro il potere temporale dominante. Ma la più grande esperienza di lotta fiscale è quella che scatenò la rivoluzione americana fino alla costituzione degli Stati Uniti d'America. I coloni si rifiutarono di pagare le tasse alla Gran Bretagna, con la colonna sonora del ritornello "No Taxiation Without Representation". In pratica, quella che oggi, a torto o a ragione, è considerata la più moderna e completa democrazia del Pianeta è nata da uno "sciopero" fiscale.

Anche la rivoluzione francese ebbe un profilo fiscale; il tartassato popolo francese mal digeriva la propria fame condita di tributi da versare ad una aristocrazia sempre più ingorda.

In occasione delle due grandi guerre mondiali si organizzarono, specie tra cristiani statunitensi, molti gruppi di evasori fiscali, con il fine manifesto di non finanziare i conflitti bellici. L'esperienza si ripeterà negli Stati Uniti d'America durante la guerra del Vietnam, con gesti eclatanti di politici di primissimo piano nella vita politica americana di quel tempo. 

Tornando indietro di qualche decennio, fu il Mahatma Gandhi ad adottare la protesta fiscale come strumento di lotta per l'indipendenza dell'India dalla corona britannica. Gandhi disse "Rifiutarsi di pagare le tasse è uno dei metodi più rapidi per sconfiggere un governo". Quindi anche la democrazia demograficamente più grande del mondo è nata da una rivoluzione, vinta anche con lo strumento della resistenza fiscale. In definitiva, la lotta fiscale organizzata raramente ha sortito grandi effetti, molte volte non ha impedito guerre né ha fatto "cadere" governi. Le poche volte, però, in cui la protesta non è stata annegata nel sangue si è determinato l'immediato collasso del sistema e l'instaurazione di un nuovo ordine delle cose. link


Scelte politiche 

votare e sostenere solo chi ha come obbiettivo l'uscita dall'euro



Scioperare ,protestare,manifestare,informare



Conclusioni

Che ognuno faccia le sue scelte a seconda del suo sentire e del suo coraggio,  consapevole che da ogni scelta dipende il futuro di tutti 



Ivano
 Antar Raja

mercoledì 18 luglio 2012

L’Italia aderisce al patto suicida – approvati l’ESM e il Fiscal Compact

Vedi anche: Il senato ha ratificato il Trattato del MES e fiscal compact nel solito silenzio generale.
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Giovedì 12 Luglio il Senato della Repubblica ha approvato il Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM) e il Trattato europeo sul Fiscal Compact, due nuovi accordi progettati per mantenere in vita il sistema speculativo globale attraverso l’austerità e la dittatura dei mercati finanziari. Con il sistema dell’euro in via di disintegrazione, i poteri oligarchici sovrannazionali e i loro portavoce nella Troika (BCE, FMI, Commissione Europea) hanno ormai abbandonato ogni pretesa di democrazia e imposto un processo che porterà alla fine di ogni vestigia della sovranità nazionale. 
Il Fiscal Compact è l’estensione del Patto di Stabilità, che obbliga tutti gli stati a rispettare i vincoli di bilancio stabiliti a suo tempo dal Trattato di Maastricht. Nel caso italiano significherebbe ulteriori tagli o tasse per circa 40 miliardi di euro all’anno per i prossimi 20 anni. Quello che sta facendo oggi Monti è solo un piccolo assaggio. L’ESM è il fondo salva-stati, che originalmente era previsto venire in soccorso agli stati in difficoltà, agendo come ente indipendente con la forza contrattuale di dettare le linee guide ai governi che accettassero gli aiuti. Non ci sarebbe la possibilità di trattare, di discutere democraticamente con la popolazione, ma solo di eseguire gli impegni presi con qualsiasi mezzo. Nel frattempo gli è stato conferito anche il potere di finanziare direttamente le banche. Quindi non più la maschera di “salva-stati” ma “salva-banche”. 
Il Trattato ESM ratificato dal Senato prevede che i manager del fondo possano richiedere in qualsiasi momento un aumento del capitale, già consistente, senza che i governi o i parlamenti nazionali possano opporsi, e che gli stessi manager godano della completa immunità da ogni giurisdizione nazionale e internazionale.

Al Senato i due trattati sono stati approvati da tutti i gruppi parlamentari tranne la Lega Nord (contrari) e l’IdV (astenuti). I partiti della maggioranza si giustificano con la “necessità” di costruire un’Europa più forte, strada obbligata per uscire dalla crisi; cioè l’unione fiscale e politica che è l’obiettivo dell’UE da almeno il 1989, quando si decise di bloccare la strada dello sviluppo economico guidato da un’alleanza di nazioni sovrane.
La realtà è che il progetto degli Stati Uniti d’Europa rappresenta soltanto un tentativo disperato di tenere in piedi un sistema finanziario decotto. La politica dell’austerità, della deregulation e del disinvestimento nell’economia reale è la causa della crisi, e non si potrà cambiare direzione senza un taglio netto con il passato (la creazione degli Stati Uniti d’America, infatti, avvenne su basi ben diverse, mirate all’investimento nell’economia reale). Eppure ad ogni ulteriore manifestazione del problema i capi di governo europei – incoraggiati da Obama e Geithner che temono per le banche americane – raddoppiano: altri salvataggi, altri tagli al tenore di vita della popolazione.
Ormai è evidente che la ricetta non funziona, ma bisogna avere il coraggio di cambiare, prima che sia troppo tardi. Gli stati possono ancora decidere di riappropriarsi del futuro, ma per fare ciò dobbiamo porre fine al circolo infinito di salvataggi bancari. La soluzione comincia con la Glass-Steagall, cioè la separazione tra banche ordinarie e banche speculative, proposta che trova nuovi sostenitori ogni giorno. In Italia ci sono proposte di legge in entrambe le Camere del Parlamento (Peterlini, Tremonti, Lega Nord), come negli USA con il ddl della deputata democratica Marcy Kaptur. E lo scandalo Libor di questi giorni ha messo paura addirittura ad una fazione della City di Londra, che ora chiede di andare in questa direzione, con un editoriale sul Financial Times a favore della Glass-Steagall.
I trattati draconiani dell’UE si possono ancora fermare, sia a livello politico perché devono passare ancora per la Camera dei Deputati in Italia, sia a livello giudiziario, per esempio con i ricorsi costituzionali in Germania. La vera svolta però dipende dalla mobilitazione popolare, per costringere le istituzioni a guardare in faccia alla realtà e cominciare a costruire un futuro di progresso.


Italia in saldo: svendere il paese per 20 miliardi l’anno

Eutanasia dell’Italia, a colpi di 20 miliardi di euro all’anno. Il suicidio programmato del patrimonio pubblico della nazione che ha appena festeggiato i primi 150 anni di vita è «una strada praticabile», secondo il neo-ministro dell’economia Vittorio Grilli, per ridurre strutturalmente il debito pubblico. Regalando – di fatto – i beni pubblici degli italiani al grande capitale finanziario: lo stesso che ha provocato la crisi e sottratto agli Stati la leva della moneta sovrana, strategica per risalire la china senza dover ricorrere a tagli criminosi. Intervistato dal “Corriere della Sera”, Grilli auspica un piano pluriennale per garantire «vendite di beni pubblici per 15-20 miliardi l’anno, pari all’1% del Pil». E’ la legge – folle – del “pareggio di bilancio” imposto dall’élite tecnocratica dell’Unione Europea mediante trattati-capestro come il Fiscal Compact: drenare a sangue le risorse pubbliche, costringendo lo Stato a comportarsi come un’azienda privata – neppure virtuosa, ma fallimentare: un’azienda che non è più in grado di fare investimenti vitali.
«Già abbiamo un avanzo primario del 5%», ammette Grilli, confermando che lo Stato spende per i propri cittadini meno di quanto riceva sotto Vittorio Grilliforma di tasse. Calcolando «una crescita nominale del 3%», aggiunge Grilli, la svendita a rate del patrimonio pubblico italiano produrrebbe una riduzione del debito pari al 20% in soli cinque anni. Nel colloquio con Ferruccio De Bortoli, Grilli difende anche la famigerata spending review, che «consente risparmi al di là delle cifre di cui si parla in questi giorni», dal momento che «si possono ridurre ancora le agevolazioni fiscali e assistenziali, intervenire sui trasferimenti alle imprese». Il tecnocrate arruolato da Monti parla addirittura di tagli alla tassazione sul lavoro, mentre collabora alla demolizione del welfare su cui si sono basati cinquant’anni di benessere e di sicurezza sociale.

Vittorio Grilli ha un curriculum perfettamente adeguato alle sue attuali performance: è stato assistente professore alla Yale University e poi docente al Birkbeck College dell’università di Londra. Nel 1994 è entrato al Ministero del Tesoro come capo della direzione per le privatizzazioni: super-tecnocrate di scuola anglosassone, ha firmato il suo ingresso nell’amministrazione statale in qualità di liquidatore, secondo i dettami dell’élite neoliberista che prescrive la sparizione progressiva dello Stato come garante dei cittadini. Dirigente bancario del Crédit Suisse, è tornato al ministero nel 2002 come Ragioniere Generale dello Stato, per poi dirigere il Tesoro e sfiorare, nel 2011, la super-poltrona di governatore di Bankitalia Monti e Grillipoi andata ad Ignazio Visco. Un uomo con le carte in regola, dunque, per sforbiciare quel che resta dei beni comuni in via di sparizione.
E mentre il Parlamento dorme e lascia fare ai “tecnici”, i freddi esecutori dei diktat impartiti da Bruxelles e Francoforte per devastare il sistema socio-economico europeo mettendo in salvo soltanto le banche e il loro capolavoro speculativo, la moneta “privata” chiamata euro, l’economista Grilli se la prende con l’ultimo declassamento di “Moody’s”, come se le agenzie di rating non fossero parte integrante del piano mondiale per spodestare i cittadini europei, retrocessi a sudditi da “punire” con selvaggi “sacrifici”, senza una sola contropartita ragionevole né un’idea di sviluppo per uscire dalla crisi. Grilli attacca addirittura i mercati, cioè i “mandanti” del governo Monti, perché «non riconoscono ancora la bontà degli sforzi compiuti dal nostro Paese per mettere in ordine i conti». E’ il copione mediatico del “risanamento”: i becchini si presentano come salvatori. «Il pareggio di bilancio è a portata di mano, le riforme strutturali sono avviate», si vanta Grilli: «Nessun altro Paese ha fatto tanto in così poco tempo». Record forse sfuggito ai mercati “distratti” ma non certo agli italiani, tragicamente ingannati e finiti nella trappola mortale del “rigore”.





fonte: libreidee.org

La fabbrica del debito, perfetta per ricattare l’umanità

debito e finanza

In Europa, alla stregua di altre parti del mondo, la lotta di classe oggi si dispiega e concentra intorno al debito. Con una crisi del debito che arriva a toccare gli Stati Uniti e il mondo anglosassone, ovvero i paesi che hanno prodotto, oltre all’ultimo disastro finanziario, soprattutto il neoliberismo. La relazione creditore-debitore, che sarà al centro della nostra argomentazione, intensifica i meccanismi di sfruttamento e di dominio in forma trasversale, senza fare alcuna distinzione tra occupati e disoccupati, consumatori e produttori, attivi e inattivi, pensionati o beneficiari di sussidi. Di fronte al capitale, che si presenta come il Grande Creditore, il Creditore universale, sono tutti “debitori”, colpevoli e responsabili.
Una delle principali poste in gioco del neoliberismo resta quella della proprietà – com’è chiaramente dimostrato dalla “crisi” attuale – poiché la relazione creditore-debitore esprime un rapporto di forza tra proprietari (di capitale) e non proprietari (di capitale). Attraverso il debito pubblico a indebitarsi è l’intera società, cosa che non impedisce, ma esaspera, “le disuguaglianze”, che sarebbe venuto il momento di chiamare “differenze di classe”. Le illusioni economiche e politiche di questi ultimi quarant’anni cadono l’una dopo l’altra, rendendo le politiche neoliberiste ancora più brutali. La new economy, la società dell’informazione, la società della conoscenza sono tutte solubili nell’economia del debito.
Nelle democrazie che hanno trionfato sul comunismo pochissime persone (qualche funzionario dell’Fmi, dell’Europa e della Banca centrale europea, insieme a qualche politico) decidono per tutti secondo gli interessi di una minoranza. La grandissima maggioranza degli europei viene tre volte deprivata dall’economia del debito: deprivata del già debole potere politico concesso dalla democrazia rappresentativa; deprivata di una quota sempre maggiore della ricchezza che le lotte trascorse avevano strappato all’accumulazione capitalistica; ma soprattutto, deprivata del futuro, ovvero del tempo, come decisione, scelta, come possibile.

La successione delle crisi finanziarie ha fatto violentemente emergere una figura soggettiva che era già presente, ma che oggi ormai investe l’insieme dello spazio pubblico: la figura dell’“uomo indebitato”. Le realizzazioni individuali promesse dal neoliberismo (“tutti azionisti, tutti proprietari, tutti imprenditori”) ci spingono verso la condizione esistenziale di quest’uomo indebitato, responsabile e colpevole del suo stesso destino. Questo saggio vuole proporre una genealogia e un’esplorazione della fabbrica economica e soggettiva dell’uomo indebitato. Dopo la precedente crisi finanziaria, scoppiata insieme alla bolla di internet, il capitalismo ha messo da parte le narrazioni epiche elaborate intorno ai “personaggi Maurizio Lazzaratoconcettuali” dell’imprenditore, dei creativi, del lavoratore indipendente “orgoglioso di essere il padrone di se stesso”, i quali, nel perseguire unicamente i loro privati interessi, lavorano per il bene di tutti.
L’investimento, la mobilitazione soggettiva e il lavoro su di sé, predicati dal management fin dagli anni Ottanta, si sono trasformati in un imperativo ad assumere su di sé i costi e i rischi della catastrofe economica e finanziaria. La popolazione deve farsi carico di tutto ciò che le imprese e lo Stato sociale “esternalizzano” verso la società, dunque anzitutto del debito. Per i padroni, i media, gli uomini politici e gli esperti, le cause della situazione non sono da ricercare nelle politiche monetarie e fiscali che scavano il deficit – operando un massiccio trasferimento di ricchezza verso i più ricchi e le imprese – né nel susseguirsi delle crisi finanziarie che, dopo essere di fatto scomparse durante i “gloriosi trent’anni”, continuano a ripetersi e a estorcere strabilianti somme di denaro alla popolazione, nel tentativo di evitare ciò che viene chiamato “crisi sistemica”.
Per tutti costoro, colpiti da amnesia, le vere cause di queste crisi incessanti risiederebbero nelle eccessive pretese dei governati (in particolare di quelli dell’Europa del Sud), che vogliono vivere come “cicale”, e nella corruzione delle classi dirigenti, che in realtà hanno sempre svolto un ruolo nella divisione internazionale del lavoro e del potere. Il blocco di potere neoliberista non può e non vuole “regolare” gli “eccessi” della finanza, perché il suo programma politico è ancora quello rappresentato dalle scelte e dalle decisioni che ci hanno portato all’ultima crisi finanziaria. Con il ricatto del default del debito sovrano, intende invece portare fino in fondo questo programma, di cui fin dagli anni Settanta fantastica la completa applicazione: ridurre i salari a un livello minimo, tagliare i servizi sociali per mettere il welfare al servizio dei nuovi “assistiti” (le imprese e i ricchi) e privatizzare qualunque cosa.
Per analizzare non solo la finanza, ma anche l’economia del debito, che la ingloba e la supera, nonché la sua politica di assoggettamento, siamo privi di strumenti teorici, di concetti, di enunciati. (…) Le categorie classiche della sequenza rivoluzionaria dei secoli XIX e XX – lavoro, sociale e politica – vengono attraversate dal debito e in larga parte da questo ridefinite. Occorre dunque avventurarsi in territorio nemico e analizzare l’economia del debito e della produzione dell’uomo indebitato, nel tentativo di costruire armi utili a combattere le battaglie che si annunciano. Poiché la crisi, lungi dal chiudersi, rischia di estendersi.
(Maurizio Lazzarato, estratti dell’introduzione al volume “La fabbrica dell’uomo indebitato”, DeriveApprodi, 180 pagine, 12 euro).





fonte: libreidee.org

Beppe Grillo non parla del "Meccanismo Europeo di Stabilità"...


Scusate, dov'è che il blog di Beppe Grillo parla del MES, che approvato giovedì scorso dal senato, andrà presto alla Camera?!? Guardando il sito non abbiamo trovato niente... nozze gay, IMU... ma dell'organo sovranazionale che ci toglierà definitivamente la sovranità e costerà agli italiani 125 miliardi di euro, niente... NIENTE... !!!

Per chi ha capito, non c'è bisogno di altre parole. Chi non ha capito non capirebbe nemmeno se scrivessimo un poema...

Staff Nocensura.com


Aggiornamento: ci è stato segnalato il seguente articolo: che però è redatto da Nicola Prearo
Movimento 5 Stelle - Polesine - e ha ben poca visibilità, non essendo presente nella homepage di www.beppegrillo.it;  BEPPE GRILLO NON SENTE L'ESIGENZA DI PARLARNE?!?!?http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/veneto/2012/07/mes-ovvero-la-fine-dello-stato-italia.html

Ecco "tutti i post di Luglio" pubblicati sul blog di Beppe Grillo. Trovatemene uno che parla del Meccanismo Europeo di Stabilità... come al sito si pensa alla "paiuzza" ma non alla "trave"...
http://www.beppegrillo.it/2012/07/

Spagna in rivolta: anche i militari si uniscono alla protesta popolare

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Monta la protesta in Spagna: dopo i minatori, anche i poliziotti, i vigili del fuoco e persino un comunicato delle forze armate. Che contiene certe velate minacce...
Passa doverosamente sotto silenzio, qui da noi, quel che sta succedendo in Spagna. Dopo la rivolta dei minatori delle Asturie, repressa pesantemente, la protesta degli spagnoli contro le misure di austerity non si ferma e anzi, pian piano, sembra dilagare.  (foto:Flickr)

Come accadde in Grecia, anche tra la Polizia inizia a serpeggiare il malcontento: ma a differenza dei colleghi greci i poliziotti spagnoli sono direttamente scesi in piazza insieme ai Vigili del Fuoco, dando via ad una rumorosa ed affollata manifestazione (foto qui).
L'ultima notizia, più clamorosa, è delle ultime ore: un comunicato delle Forze Armate spagnole, che recita:
Le Forze armate spagnole si associano alla protesta contro "lo smantellamento dei diritti che non avremmo mai dovuto perdere". E' quanto si legge in una nota dell'Associazione di categoria I militari, in quanto statali, sono colpiti dalla manovra del governo Rajoy che prevede l'eliminazione della tredicesima e la riduzione delle ferie. Il comunicato critica il governo, "a corto di idee" e sottolinea:"la nostra capacità di sopportazione ha un limite".
L'ultima frase suona come velata minaccia. Non contate troppo sui militari per mantenere l'ordine, se i militari sono tra i colpiti dalle vostre manovre e dai vostri tagli.

La rivolta spagnola sembra montare lentamente ma inesorabilmente: è probabile che vedremo sempre più scontri nelle prossime settimane. Tutto ciò ricorda molto la vicenda argentina, e c'è da sperare che gli spagnoli, a differenza dei greci, riescano a prendere in mano la situazione anziché subirla.
L'Italia, come sempre, è non pervenuta.


fonte: crisis.blogosfere.it


PS: veramente BRUTTISSIMA la frase "Non contate troppo sui militari per mantenere l'ordine, se i militari sono tra i colpiti dalle vostre manovre e dai vostri tagli" dove in pratica i militari spagnoli minacciano di non fare il proprio lavoro SE COLPITI ANCHE LORO DALLA MANOVRA: se invece colpisce solo le altre categorie di cittadini gli va bene, evidentemente...

Staff nocensura.com

Il governo scippa 80 milioni alle associazioni no profit e si rifiuta di dare spiegazioni



monti
Il governo ha letteralmente SCIPPATO 80 milioni di euro che i cittadini italiani hanno spontaneamente devoluto alle associazioni "non profit" che si dedicano, per fare alcuni esempi, ai malati di celiachia, malati di leucemia, bambini sordociechi, malati di sclerosi multipla, adozioni internazionali, ospedali di guerra, medici di guerra.

Emergency, Medici senza Frontiere, Lega del Filo D'Oro, Associazione Leucemie hanno chiesto spiegazioni, e il Ministero del Welfare ha fatto scaricabarile sul Ministero dell'Economia, che invece non ha neppure risposto. L'ENNESIMA BARBARIE TACIUTA di un governo che ha prodotto 390.000 esodati, ha agevolato il pignoramento delle pensioni da parte di equitalia, ha tagliato fondi alle persone non autosufficienti, dimostrando la mancanza della MINIMA umanità. E cosa ancor più grave, NELL'INDIFFERENZA GENERALE.

Di seguito l'articolo di "vita.it NON profit"

Da più di un mese il ministero dell'Economia tace sul taglio del 5 per mille 2010. Successo per la petizione lanciata da Vita

Il governo tace sul "4 per mille" del 2010. A oltre un mese dal lancio della petizione promossa da Vita per sapere che fine abbiano fatto 80 milioni sottratti all'edizione 2010 del 5 per mille, il ministero dell'Economia continua a non rispondere a una semplice domanda: dove sono finiti quei fondi? Perché sono stati sottratti alle associazioni non profit cui gli italiani li avevano destinati? Una vicenda che a questo punto ha del grottesco, e che vale la pena riassumere per sommi capi.

Il conteggio
Il 21 maggio Il Sole 24 Ore fa due conti e scopre che al 5 per mille 2010 mancheranno 80 milioni. E non per volontà dei contibuenti, anzi. Giunto alla quinta edizione, questo prezioso strumento di sussidiarietà fiscale aveva talmente conquistato gli italiani da convincere ben 16,1 milioni di loro a firmare per destinarlo a onlus, associazioni di ricerca sanitaria e scientifica, associazioni sportive e comuni, raggiungendo la raccolta record di 463 milioni di euro. Peccato che di quei 463 milioni solo una parte, ovvero 383, arriveranno nelle casse dei beneficiari. Il resto semplicemente non sarà devoluto, arenandosi nelle secche di qualche voce di bilancio non meglio identificata. "Sforbiciata da 80 milioni" sintetizzava il Sole24Ore, ribadendo che, a conti fatti, quel  per mille di due anni fa in realtà sarà un misero 4 per mille. Tradotto in soldoni, ogni ente beneficiario vedrà le proprie entrate decurtate del 17%.
La petizione
Vita e molte associazioni, di cui parecchie del Comitato editoriale, non stanno a guardare, e il 25 maggio lanciano una petizione al governo, e in particolare al ministero dell'Economia, in cui si chiede "in nome della trasparenza e del corretto rapporto tra amministrati e amministratori, una risposta articolata e ufficiale" sulla questione. I promotori sono AIL; AIC - Associazione Italiana Celiachia ; AIRC; AISM; Amnesty International; ASSIF; Cesvi; CINI; Emergency; FAI; Lega del Filo d'Oro; Medici senza frontiere; Save the Children; Terre des Hommes; Vita magazine; WWF. A oggi la petizione ha raccolto oltre 2500 firme (per aderire clicca qui).
Il rimpallo
Il sottosegretario al Welfare, Cecilia Guerra, interpellata da Vita sulla delicata questione ha rimandato ogni responsabilità al ministero retto dal premier Mario Monti. "Noi riceviamo ordini dalla Ragioneria dello Stato, che ci comunica gli importi del 5 per mille da distribuire agli aventi diritto. Non possiamo intervenire sul quantum in nessun caso, meno che mai per un 5 per mille del 2010. Certo, capisco che se il taglio fosse davvero di 80 milioni sarebbe un problema, ma l'unico che può intervenire è il ministero dell'Economia", ha specificato il sottosegretario. Il ministero dell'onorevole Guerra è incaricato della distribuzione materiale delle quote del 5 per mille, e gli uffici di via Fornovo a Roma hanno lavorato nelle scorse settimana per erogare le somme "decurtate" del 2010. Ma - come ha precisato ancora Guerra - "il ministero delle Politiche sociali non gestisce il 5 per mille, lo destina soltanto. Se effettivamente i milioni da erogare fossero molti meno di quelli decisi dagli italiani, l'unico titolato a intervenire in qualche modo sarebbe il ministero dell'Economia".
Il silenzio
Detto, fatto. Il 29 maggio Vita inoltra formale richiesta al ministero dell'Economia per conoscere appunto che fine abbiano fatto gli 80 milioni spariti (c'è chi dice: scippati). Ma ad oggi - più di un mese dopo - sia il premier Monti, titolare dell'Economia, sia il suo viceministro Grilli non hanno dato segni di vita, trincerandosi dietro un burocratico silenzio. "Gli uffici competenti non ci hanno ancora risposto", è il ritornello che ripetono come un disco rotto dall'ufficio del portavoce del ministero dell'Economia, Filippo Pepe. E se pensiamo che proprio Monti e Grilli hanno promesso di stabilizzare il 5 per mille entro l'anno (come previsto nero su bianco dalla delega fiscale), qualche pensiero ci viene, e questa mancanza di parole suona ancora più ingiustificata. E intanto, mentre anche L'Espresso dà voce alla protesta, nessuna risposta è arrivata neppure alle due interrogazioni parlamentari urgenti (sic!) dello stesso tenore presentate  un mese fa dagli onorevoli Andrea Sarubbi e Chiara Moroni. Una situazione davvero grave, un silenzio quasi omertoso che il non profit iitaliano davvero non si merita e che ci auguriamo finisca al più presto.

lunedì 16 luglio 2012

ESM o MSE, alias piano di stabilità Europea, sarà la dittatura dell' Europa?


In questi giorni in Europa succede davvero di tutto, scontri e rivoluzoni nel più assoluto silenzio, incontri e decisioni prese da governi di più nazioni nel segreto assoluto..e tra le tante cose e crisi che ci colpiscono cè il meno chiaccherato ma pericolo ESM o MSE in Italiano.

Di seguito vi proponiamo il trattato del "Meccanismo Europeo di Stabilità" - "MES" tradotto in italiano, per gentile concessione della nostra lettrice Luciana Lippolis, visto che il "Consiglio dell'Unione Europea" ha pensato bene di renderlo disponibile solo in lingua inglese per "agevolarne" la consultazione a quel 96,5% di cittadini dell'eurozona che parlano altre lingue.
Il file in Italiano lo trovate sotto al link "PDF in Italiano" mentre quello originale, in lingua inglese lo potete scaricare direttamente dal sito del Consiglio dell'UE.

PS: per approfondire la questione, vi suggeriamo di leggere i seguenti articoli:

"ESCLUSIVO - ECCO IL VERO OBIETTIVO DI MONTI: TROVARE 125 MILIARDI DI EURO" - illustra come l'avvento di Monti sia dovuto alla necessità di reperire gli oltre 125 miliardi di Euro necessari per aderire al MES; ipotesi ritenuta plausibile anche dall'Eurodeputato inglese Nigel Farage. Per capire il funzionamento di questo nuovo organo sovranazionale, leggete "UE,ARRIVA IL MECCANISMO DI STABILITA' EUROPEO:ORA L'UE POTRA' SVUOTARE LE CASSE DEGLI STATI COME E QUANDO VORRA'."

PDF in Italiano 
Fonte 

sabato 14 luglio 2012

Ghiandola pineale e fluorite: Il più grande insabbiamento della storia umana!

Riportiamo questo articolo riguardante la Ghiandola Pineale, di cui abbiamo parlato anche in altre occasioni, perché essa rappresenta uno dei campi di battaglia occulta più centrali nella nostra epoca: se osserviamo infatti il progressivo ottundimento delle masse ed il loro uniformarsi alla logica di gregge, possiamo comprendere le ragioni profonde di come sia stato reso possibile un processo così generalizzato solo se teniamo conto del progressivo, massiccio e continuo sabotaggio delle funzioni fondamentali di questo organo (in concerto con sabotaggi attraverso frequenze nello spettro non udibile ed altre metodiche complementari) attraverso la chimica, in particolare con l’uso dei composti di Fluoro usati come additivi nelle acque, bevande, alimenti e presidi medici comuni, come i dentifrici.

Jervé

La ghiandola pineale (detta anche corpo pineale, epifisi cerebri, epifisi o “terzo occhio”) è una piccola ghiandola endocrina nel cervello dei vertebrati. Essa produce la melatonina, derivato della serotonina, un ormone che influenza la modulazione di veglia/sonno e le funzioni dei modelli stagionali. La sua forma assomiglia ad una piccola pigna (da cui il nome), e si trova vicino al centro del cervello, tra i due emisferi, nascosta in una scanalatura in cui aderiscono i due corpi arrotondati dell’ipotalamo.
The Secret: Ciò che non vogliono farvi sapere!
In ogni essere umano la Ghiandola Pineale o terzo occhio può essere attivato a frequenze del mondo spirituale e vi permette di avere il senso della conoscenza del tutto, dell’euforia divina e dell’unità intorno a voi. La ghiandola pineale, una volta sintonizzati su frequenze proprie con l’aiuto della meditazione, yoga o vari esoterici metodi occulti, permette ad una persona di viaggiare in altre dimensioni, popolarmente conosciuti come viaggio astrale o proiezione astrale o visione remota.
Con la pratica avanzata e i metodi antichi è anche possibile controllare i pensieri e le azioni di persone nel mondo fisico. Sì, è bizzarro, ma gli Stati Uniti, i governi dell’ex Unione Sovietica e le varie organizzazioni occulte hanno fatto questo tipo di ricerca per età e hanno avuto successo ben oltre la nostra immaginazione.
Ghiandola pineale
La Ghiandola pineale è rappresentata dalla Chiesa Cattolica Romana, ecco nell’immagine  il “cortile della pigna” nei Musei Vaticani. Le società antiche come gli Egizi e Romani ne conoscevano i benefici e l’hanno esemplificato nelle loro vaste simbologie contenenti il simbolo di un occhio.

Un riferimento alla ghiandola pineale è anche sul retro della banconota da un dollaro negli Stati Uniti con quello che viene chiamato “occhio che tutto vede”, che si riallaccia alla capacità di un individuo (o gruppo di individui) di utilizzare questa ghiandola per andare verso l’altro lato (nel mondo spirituale) e, eventualmente, controllare i pensieri e le azioni di persone nel mondo fisico sapendo cosa stanno pensando in ogni momento nel nostro mondo fisico.
Varie ricerche condotte fino ad oggi confermano che ci sono alcuni periodi nella notte, tra l’una e le quattro del mattino in cui vengono rilasciate sostanze chimiche nel cervello che provocano sentimenti di connessione alla propria fonte superiore.
Come stanno uccidendo la nostra ghiandola pineale
Alla fine degli anni ’90, uno scienziato di nome Jennifer Luca realizza il primo studio sugli effetti di fluoruro di sodio sulla ghiandola pineale. E determina che la ghiandola pineale, situata al centro del cervello, è stata un obiettivo per fluoruro. La ghiandola pineale semplicemente assorbe più fluoro rispetto a qualsiasi altra parte fisica del corpo, anche le ossa.
La ghiandola pineale è come un magnete per il fluoruro di sodio. Questo calcifica la ghiandola e ne blocca la fondamentale funzione di bilanciare gli interi processi ormonali nel corpo.

Varie ricerche sul fluoruro di sodio hanno dimostrato che esso va ad accumularsi proprio nella pineale, che di gran lunga è la ghiandola più importante nel cervelloIl fluoro è l’unica sostanza in grado di attaccare il centro più importante del cervello. Il Fluoruro è di sodio è prevalente negli alimenti, nelle bevande e nell’acqua potabile e da bagno: è messo nel 90% delle acque di approvvigionamento degli Stati UnitiI filtri per l’acqua che si acquistano nei supermercati non tolgono il fluoro dall’acqua. Solo la distillazione e il processo di osmosi inversa è in grado di farlo. Il modo più economico per evitare il fluoruro è quindi quello di acquistare un distillatore d’acqua.
Il Fluoruro di sodio è nel nostro approvvigionamento di acqua, cibo, pepsi, coke e letteralmente instupidisce le masse . Il fluoruro è stato introdotto in acqua dai nazisti e dai russi nei loro campi di concentramento per rendere la popolazione del campo docile e non in discussione con le autorità.
Io non sono un teorico della cospirazione, ma credo che se si disattiva la sede dell’anima, questa disconnette la nostra unità con il nostro Dio e la potenza della nostra fonte di spiritualità e ci trasforma in uno schiavo mondano di società segrete, di organizzazioni occulte che controllano mostruosamente il mondo delle imprese.
Mi piace concludere il mio articolo con questa citazione …
“Non credere in qualcosa semplicemente perché l’hai sentito. Non credere in qualsiasi cosa semplicemente perché se ne parla da parte di molti. Non credere in qualsiasi cosa semplicemente perché si trova scritto nei tuoi libri religiosi. Non credere in qualsiasi cosa soltanto per l’autorità dei tuoi insegnanti e degli anziani. Non credere nelle tradizioni perché sono state tramandate per molte generazioni. Ma dopo l’osservazione e l’analisi, quando scopri che qualcosa è d’accordo con la ragione e favorisce il bene e beneficio di tutti, allora accettala e vivi su di essa. “
http://www.iconicon.it/blog/2012/07/la-battaglia-della-ghiandola-pineale/

cit. http://terrarealtime.blogspot.it/search?updated-max=2012-07-11T12:11:00%2B02:00&max-results=5&start=35&by-date=false 

La Spagna e' andata, tra poco tocchera' a noi

Sono passate appena 24 ore dall’annuncio del via libera di 30 miliardi di aiuti  a favore del sistema bancario spagnolo, e già Rajoy annuncia le prossime misure di austerità che dovranno essere varate, come contropartita al differimento di un anno dei termini per il rientro del deficit al 3%, previsto per il 2015.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore
“Il premier ha annunciato tagli e riforme delle amministrazioni pubbliche per risparmiare 65 miliardi di euro in 2 anni e mezzo con nel 2013 un taglio di 600 milioni di euro alle dotazioni dei ministeri. La misura più significativa è l’aumento dell’Iva dal 18 al 21% e di quella ridotta dall’ 8% al 10%, mentre si manterrà quella al 4% sui beni di prima necessità.Il premier spagnolo ha anche annunciato il taglio delle tredicesime per il 2012 di parlamentari, impiegati e alte cariche dell’amministrazione pubblica. Gli addetti del pubblico impiego la recupereranno nei fondi pensione del 2015. I dipendenti pubblici avranno anche meno giorni di ferie e verranno ridotti i permessi sindacali. Il numero dei consiglieri degli enti locali scenderà di circa il 30%. Diminuiranno anche le indennità per i sindaci.
Inoltre il premier ha annunciato una riforma della pubblica amministrazione che permetterà di tagliare 3,5 miliardi di euro di spesa, nel quadro della politica di rigore imposta dall’Unione Euroepea in cambio di una proroga di un anno nel raggiungimento degli obbiettivi di riduzione del debito.”
Inutile dire che i 30 miliardi concessi come aiuto alle banche spagnole, rappresentano briciole rispetto alle  possibili sofferenze che vengo stimante tra i 400 e i 500 miliardi di euro.
Altrettanto inutile è affermare che l’ampiezza delle misure in  procinto di essere varate, genererà un ulteriore avvitamento dell’economia  spagnola (già ad un passo dal trapasso) del tutto simile a quanto avvenuto in  Grecia in questi ultimi  anni, con effetti dirompenti su vasta scala.
Di conseguenza, i mercati termineranno di scaricare il debito spagnolo e a quel punto attaccheranno in maniera impetuosa l’Italia che,  proprio come la Spagna, non potrà essere salvata; stando all’esiguità delle risorse a disposizione del Fondo Salva Stati e alla mancanza di una rete di protezione idonea a scongiurare la catastrofe.
A quel punto, tutti ricorderemo i successi (si fa per dire) dei recenti summit europei, nei quali si è deciso di mettere in sicurezza un continente dotandolo di un paracadute, purtroppo bucato.




cit. http://terrarealtime.blogspot.it/search?updated-max=2012-07-13T10:02:00%2B02:00&max-results=5&start=15&by-date=false

Facebook spia la tua chat


Facebook e altri social Network stanno monitorando le chat dei loro utenti per scoprire eventuali attività criminali e notificarle alle forze dell'ordine, qualora venga rilevato un qualsiasi comportamento sospetto. 

Il processo di screening avviene attraverso l'uso di un software che effettua una vera e propria scansione delle nostre chat monitorandole sulla base di parole o frasi compromettenti, come ad esempio uno scambio di informazioni personali o un linguaggio volgare.

Il software dà maggiore attenzione alle chat tra gli utenti che non la usano spesso e il cui profilo indichi qualche dato sospetto,come ad esempio una grande differenza di età tra di loro. 

Il programma di scansione è anche "intelligente",infatti è in grado di monitorare precise frasi memorizzate in precedenza grazie all'analisi dei registri delle chat di utenti criminali,compresi anche gli stalker.

Se il software segnala uno scambio di messaggi sospetti in chat,lo comunica agli addetti alla sicurezza di Facebook, che analizzano la conversazione e decidono se notificare il fatto alla polizia postale.

Da una parte il fatto che Facebook monitori le chat col fine di scoprire eventuali reati potrebbe permettere al social Network di schivare le critiche,respingendola al mittente, peccato che non c'è dato sapere se le chat vengano cancellate o conservate in modo permanente dal team di Facebook.

Nuovi dettagli sul sistema di monitoraggio applicato da Facebook sono emersi durante l'intervista che Joe Sullival, responsabile della sicurezza del social network, ha concesso a Reuters.

Alla richiesta di maggiori spiegazioni, l'azienda si è limitato a ripetere le osservazioni fornite da Sullivan a Reuters: " Non abbiamo mai voluto affidare ai nostri dipendenti il compito di monitorar le comunicazioni private degli utenti, per cui è molto importante per noi poter usare un software così avanzato e che ha una bassissima percentuale di falsi positivi (ovvero di errori n.d.r.)".

Facebook lavora con le forze dell'ordine "quando è necessario e secondo le modalità stabilite dalla legge col fine di garantire la sicurezza delle persone che usano il social network", secondo quanto è riportato in una pagina sul suo sito.

"Possiamo divulgare le informazioni in conformità a quanto richiestoci dalle autorità giudiziarie. [...] Possiamo anche condividere alcune informazioni quando siamo convinti che ciò sia necessario per prevenire frodi o altre attività illegali, oppure quando crediamo che ciò sia necessario per prevenire l'integrità fisica di un utente o per proteggere noi e voi da persone che violano la nostra Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità. Questo può includere la condivisione di informazioni con altre aziende, avvocati, tribunali o altri enti governativi. "

Infatti, in passato Facebook ha collaborato più volte con la polizia in alcune indagini. Nel mese di aprile,l'azienda ha collaborato con il Dipartimento di polizia di Boston inviando status,foto,dati di accesso e indirizzo Ip di un utente sospettato di omicidio.

Facebook sta svolgendo un servizio di pubblica utilità monitorando le chat per scoprire eventuali attività criminali?Dicci la tua nei commenti.

Traduzione Free Italy per Free-Italy.Info

Il Vaticano ritira i suoi soldi dalle banche italiane!

Purtroppo nove istituti di credito italiani si sono visti sottrarre ingenti somme di capitali dallo Ior, la banca del vaticano, che ha spostato tutti i depositi in Germania, patria di Ratzinger, Sommo Pontefice nonchè unico azionista e conoscitore del reali stato dei suoi bilanci. A perdere il prestigioso cliente sono stati ben nove istituti di credito tra cui Unicredit e Intesa Sanpaolo. 

Lo Ior, la banca del Vaticano, ha tolto dalle banche italiane tutti i suoi depositi. La decisione presa in seguito a quella della Banca d’Italia che ha considerato l’istituto per le opere di Religione, alla stessa stregua di una banca extra comunitaria.

All’Italia, è stata preferita la Germania, patria del Sommo Pontefice (attualmente suo unico azionista) e giudicata, in seguito alla superiore potenzialità di crescita, come zona di migliori investimenti e maggiore stabilità finanziaria.In realtà l’operazione ha avuto inizio l’anno scorso, ma solo adesso ne è stata data notizia, in seguito al controllo dei rapporti finanziari da parte della procura di Roma in seno alle attività, presunte di riciclaggio avviate dalla banca vaticana. Il tutto partito dal sequestro di 23 milioni di euro “sospetti”.

A perdere il prestigioso cliente sono stati ben nove istituti di credito tra cui Unicredit e Intesa Sanpaolo.

Immediata la replica della Santa Sede che ha voluto precisare che lo Ior non è una banca ma una Fondazione di diritto sia civile che canonico regolata da un proprio statuto
La prova? Il fatto che non emette prestiti. Forse un po’ poco per giustificare una mossa un po’ “strana”, soprattutto in un momento di grave carenza di liquidità da parte delle banche, sempre più costrette a rifiutare mutui per carenza di garanzia, come una recente indagine della stessa Banca d’Italia ha reso noto in una sua indagine conoscitiva.

La particolarità di questo istituto di credito ordinario (infatti è giuridicamente riconosciuto come tale e non come Fondazione di diritto), creato nel 1941, è quella di non avere sportelli e bilanci molto discreti: sono infatti noti solo al Papa e a tre cardinali. Il che in tempi di necessarie trasparenze antiusura e antievasione suonano ancora molto “antiquate”. Per questo motivo più di una volta lo Ior è stato coinvolto, a vari livelli, in scandali di natura economica.

Nonostante questo ancora i dirigenti dell’Istituto si rifiutano di cambiare le disposizioni interne e di aprire i propri bilanci anche agli ispettori in fase di indagine. Delle due l’una: o è una banca extra comunitaria (quindi controllabile) o non lo è (quindi non deve amministrare capitali, né avere un’organizzazione mondiale di banche controllate). Tertium non datur
 
cit. http://terrarealtime.blogspot.it/search?updated-max=2012-07-14T17:41:00%2B02:00&max-results=5