domenica 24 marzo 2013

ECCO UN ALTRO MOSTRO EUROPEO: ELA, EMERGENCY LIQUIDITY ASSISTANCE

Et voilà, nuovo giro, nuova truffa. Pur di fregarci sono capaci di tutto, le inventano di tutti i colori allo scopo di garantire i banchieri, ma i popoli chi li garantisce ? Claudio Marconi
 
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Dopo aver perso la sovranità monetaria ad esclusivo appannaggio della BCE ecco nascere un altro mostro dalla costola della stessa banca di Francoforte: la Emergency Liquidity Assistance (sigla ELA).
Di solito quando uno stato membro della Ue ha bisogno di soldi li chiede alla Bce che in cambio riceve i titoli di stato di quella nazione (signoraggio primario) che li rivende guadagnandoci oltre il 100% poiché ha solo le spese di stampa degli euro (meno di 1 euro per cartamoneta).
Ma quando i titoli di stato sono tossici (es. i titoli greci) la BCE non li vuole in garanzia perché sono solo carta straccia e quindi, si è inventato questo meccanismo (appunto la ELA) introdotto in Italia con il decreto salva Italia D.L. 201/11 ( articolo 8 misure per la stabilità del sistema creditizio) – si veda anche il parere della Bce del 24/01/2012) .
Cosa succede, come funziona l’ ELA? Le banche del paese (private) danno i titoli in garanzia alla banca centrale del paese (anch’essa privata) che a sua volta viene autorizzata dalla BCE (composta dalle banche centrali “private” dei paesi Ue) a stampare gli euro per immettere liquidità e alla fine saranno i cittadini (non le banche) che si indebiteranno sempre di più con tassi di interesse penalizzanti, tassi di interesse che andranno poi ripartiti, in diverse porzioni, tra tutte le banche partecipanti che con la scusa della carenza di liquidità si ingrasseranno sempre di più.
Anziché le banche può essere il Ministero della Economia e Finanze a concedere una garanzia statale (nostri soldi) su prestiti erogati dalla Banca centrale alle banche italiane e la Bce concorda purché sia rispettato il divieto di finanziamento monetario di cui 0200:it:PDF" target="_blank">all’art. 123 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e che si seguano i seguenti criteri: credito e breve termine, che siano impegnati interessi sulla stabilità del sistema bancario, garanzia statale e solvibilità sicura nonché sua adeguatezza (sia su capitale che su interessi).
Capirete che questo è un giro vizioso e che di questo meccanismo non si sa assolutamente nulla, non risultando neanche nel bilancio della BCE così non si può sapere se vengono solo stampati euro o se vengono, invece, utilizzati fondi degli stati a scapito della nostra economia già in crisi (ricordiamo che le banche centrali fanno parte della Bce).
Questa Europa non finisce mai di stupirci, in negativo, naturalmente.
Roberto Ionta - Fonte: tizianodesimone.it

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